CGIL in Puglia, dice “no ai morti in mare”


CGIL in Puglia, dice “no ai morti in mare”: alla vigilia del congresso che ha ufficialmente nominato Elly Schlein segretaria del Partito Democratico, in un sabato pomeriggio come tanti, alcuni cittadini di Bari, indignati dalle tristi vicende di Cutro che negli ultimi giorni hanno sconvolto il paese, sono scesi in piazza per protestare contro la legislazione del governo riguardo la questione migranti. “Siamo dove era giusto essere oggi, in centinaia dalla Puglia con la Cgil, espressione dell’associazionismo, dell’impegno civico e politico, tanti lavoratori e lavoratrici, giovani, per portare il nostro cordoglio, manifestare vicinanza ai famigliari di chi ha perso la vita, per chiedere basta con queste stragi” annuncia Pino Gesmundo, segretario della CGIL.
La gente è stanca, stanca di osservare “propri simili”, altri esseri umani, affogati nel mare che tanto divertimento ci offre durante l’estate, per l’unica colpa di essere nati sotto una bandiera diversa, la bandiera di una nazione impoverita fino agli stenti dalla malattia coloniale degli stati europei degli scorsi secoli.
“Esigiamo una migliore gestione dei flussi migratori, una gestione umana”: dichiara, con tono perentorio, una manifestante.
Fra i vari gruppi aggregatisi alla CGIL nella manifestazione, vi è anche una delegazione di studenti, non più di una quarantina, con idee politiche molto chiare ed una “smisurata” fiducia nella neosegretaria del PD, Elly Schlein. “Speriamo che un volto giovane e per primo vittima di discriminazioni (ndr, la Schlein è una donna appartenente alla comunità LGBT) possa trainare questa Italia “medioevale” verso il progresso che l’umanità deve compiere” dichiara Carlotta, diciassette anni e tanta voglia di cambiare il volto di questa Italia e della società tutta.
Certo è che, tralasciando ogni ideologia politica, una rinnovata politica in materia di migrazioni è ciò che urge in un paese che, per i profughi provenienti dal Nord Africa, rappresenta la proverbiale “porta del purgatorio”. Stragi come quelle di Cutro, sostengono i cittadini, non saranno più accettate, ne sia al corrente il governo.