Il silenzio dell’usura. Poche denunce ma tantissimi indebitati

Il silenzio dell’usura. Poche denunce ma tantissimi indebitati. La situazione di usura e racket al momento è allarmante, le operazioni di polizia giudiziaria ne danno dimostrazione. La denuncia è il fulcro, solo denunciando si agevola la legge a riconosce le vittime di usura e l’estorsione. Proprio in controtendenza, le denunce sono nulle, forse tantissima e la paura. Le famiglie ricorrono all’usura anche solo per sostenere anche le spese sanitarie, ma anche i commercianti e gli ambulanti ne fanno uso per pagare anche solo le bollette.
Lo stato di salute del paese che dir se ne voglia, pur portando ottimismo non è assolutamente positivo. Nella povertà dilaga sempre la corruzione, i furti, le truffe, l’usura.
Solo 16 nel 2022 in Puglia sono lo specchio di una Regione impaurita, come se fosse gestita male con mille associazioni forse usate per delinquere.
Gli sforzi delle forze armate per la dignità umana in questo tempo di crisi, la lotta alla mafia e impegno per la cultura della legalità sono vani se c’è silenzio.
Le mafie non hanno interesse a smuovere troppo le acque, pertanto utilizzano meccanismi che, a prima vista, possono sembrare neutri ma proprio per questo è necessario che l’azione sia sofisticata ma incisiva.
Le forze dell’ordine hanno bisogno di aiuto, la denuncia è importante anche per rompere il circuito perverso che inevitabilmente lega la vittima alla criminalità.