La rete oncologica pugliese cresce anno dopo anno – Spiccano tre strutture tra le migliori in Italia
La rete oncologica pugliese cresce anno dopo anno -Spiccano tre strutture tra le migliori in Italia. La crescita pugliese è certificata dal progetto “Dove mi curo?” del Ropi, la Rete oncologica dei pazienti italiani. Per ogni regione sono indicati i centri con un numero di interventi chirurgici superiore a una certa soglia, individuata nella normativa nazionale o nella letteratura scientifica internazionale. I dati sono suddivisi per le 17 patologie oncologiche considerate dal Ropi. Il lavoro da fare è ancora tanto, ma la Puglia è sulla buona strada. In un panorama che vede ancora un grande gap tra nord e sud, infatti, la nostra regione è una delle tre del mezzogiorno, insieme a Sicilia e Campania, ad avere tre strutture tra le migliori in Italia.
La rete oncologica pugliese cresce anno dopo anno. Aumenta, infatti, il numero di interventi chirurgici eseguiti nelle strutture ospedaliere della regione, sia per tipologia che per specialità dei tumori trattati. Un dato importante, perché per molte patologie la letteratura scientifica ha evidenziato una correlazione tra i volumi di attività chirurgica e gli esiti delle cure oncologiche, vale a dire che la scelta del luogo di cura può fare la differenza nel trattamento dei tumori: più alto è il numero degli interventi eseguiti in un ospedale, migliore è l’esito delle cure per i pazienti.
Il lavoro da fare è ancora tanto, ma la Puglia è sulla buona strada. Spiccano tre strutture tra le migliori in Italia il Policlinico di Bari e l’ospedale Panico di Tricase rispettivamente al quarto e nono posto nazionale con 301 e 179 interventi al colon-retto, dove la soglia è fissata a 70 operazioni chirurgiche. Bene anche il Miulli di Acquaviva delle fonti negli interventi alla prostata, sesta struttura in Italia con 305 operazioni.