Fuori l’arte a Trani con la collezione della regina di Savoia

Fuori l’arte a Trani con la collezione della regina di Savoia 2 nuove opere pittoriche si uniscono alle 27 già esposte: si arricchisce il racconto della mostra #Fuorilarte La collezione della regina Margherita di Savoia dal Palazzo Reale di Napoli a Trani, inauguratosi lo scorso ottobre nelle Casematte al secondo piano del Castello con affaccio sul mare.
A partire da oggi l’esposizione della preziosa collezione nell’ambito della seconda fase del progetto “Cento opere tornano a casa”, realizzata grazie alla collaborazione fra la Direzione regionale Musei Puglia e Palazzo Reale di Napoli, promossa dalla Direzione generale Musei, si fregia di due opere pittoriche del secondo Ottocento, di ritorno dalla mostra sulla prima regina dell’Italia unita, conclusasi a Palazzo Madama a Torino; entrambe olio su tela, l’una dal titolo “Gressoney La Trinitè” e l’altra “Sull’Ave Maria a coltura, Friuli” sono state dipinte rispettivamente dai pittori Demetrio Cosola (1851-1895) e Luigi Nono (1850-1918).
Fuori l’arte a Trani con la collezione della regina di Savoia
La maggior parte delle opere, finora custodite nei depositi di Palazzo Reale, di cui si compone il suggestivo allestimento fruibile per tre anni rinnovabili, è frutto di acquisti della regina Margherita alle Esposizioni Biennali e Triennali e si configura come un ventaglio delle scelte artistiche di Casa Reale negli anni a cavallo tra XIX e XX secolo.
Fuori l’arte a Trani con la collezione della regina di Savoia
«Questo progetto di straordinario valore – spiega il Direttore Regionale Musei, dott. Luca Mercuri – finanziato e promosso dalla Direzione Generale Musei impegnata in tutta Italia nella valorizzazione delle opere conservate nei depositi che sempre di più tornano alla luce, diventa una occasione importante per “liberare” la bellezza. Ringrazio il prof. Massimo Osanna e il Direttore del Palazzo reale di Napoli, arch. Mario Epifani. Grazie a questa iniziativa e al raffinato allestimento progettato dal direttore del Castello, arch. Longobardi, il monumento tranese prosegue il suo percorso di valorizzazione e rilancio attraendo un
pubblico sempre più ampio e diversificato».
