Franco Punzi: “Non voglio essere commemorato. Ricordatemi da vivo e per il mio lavoro”

Franco Punzi: “Non voglio essere commemorato. Ricordatemi da vivo e per il mio lavoro”.
Sono queste le ultime disposizioni che ha lasciato ai familiari. Non vuole commemorazioni nè manifestazioni pubbliche.
L’ex sindaco di Martina Franca, Presidente della Fondazione Paolo Grassi e del Festival della Valle d’Itria è scomparso ieri 17 Febbraio alle ore 21:55 nella sua abitazione
La sua salma non sarà esposta, eppure in tanti avrebbero voluto salutarlo.
In questi momenti stanno arrivano telefonate da ogni parte del mondo e da diverse cariche istituzionali.
Il suo funerale sarà in forma privata. Ha lasciato disposizioni per iscritto alle quali i suoi familiari si dovranno attenere.
Senza Franco Punzi il Brand “Valle d’Itria” non sarebbe mai esistito.
il Festival della Valle d’Itria nato dal 1975 da una idea di Alessandro Caroli e Paolo Grassi, con la sua presidenza insieme alla direzione artistica di Rodolfo Celletti è stato un continuo succedersi di successi, facendo conoscere questo territorio in tutto il mondo e dandogli autorevolezza

Franco Punzi tra i pochi sindaci degli ultimi cinquant’anni che sarà ricordato nella storia della sua città
Franco Punzi è stato tra i sindaci più amati della città. L’unico, insieme ad Alberico Motolese, ad aver fatto quattro mandati e avrebbe potuto farne altri se avesse voluto, ma il suo carattere mite aveva preferito la cultura

Franco Punzi, una perdita incommensurabile. Una lezione straordinaria.
Con questa frase la famiglia della Fondazione Paolo Grassi e del Festival della Valle d’Itria si è unita al cordoglio dei familiari per la grande perdita del Presidente, anima insostituibile di tutte le attività. Informando delle sue ultime volontà che non ci saranno esequie pubbliche.
Franco Punzi era presidente di Federmusica che, all’interno dell’Agis, riunisce le associazioni che rappresentano i teatri di tradizione, la lirica ordinaria, i festival, le istituzioni concertistico-orchestrali e le bande. Lui raccoglieva riconoscimenti: “mi danno la forza – ci raccontò in una intervista – per affrontare incarichi di servizio innanzitutto dello spettacolo dal vivo, in secondo luogo della musica e ovviamente della cultura in genere. E poi c’è l’insegnamento di Paolo Grassi da portare avanti. Sono orgoglioso di appartenere al sud e sento forte la responsabilità di ben rappresentarlo”
L’eredità di Franco Punzi
Franco Punzi ha formato e lasciato una squadra unita. Il suo motto è stato: “Si lavora con entusiasmo”. Lui ha rappresentato il punto di equilibrio, mediando con le istituzioni anche quando quelle locali erano in contrasto con il festival. Franco Punzi lascia un Festival in buona salute, ma soprattutto dei professionisti che lui stesso ha formato: Rino, Michele, Nico e tutti coloro ch continueranno seguendo le sue regole

L’Ingratitudine delle istituzioni locali
L’Amministrazione di Martina Franca non ha decretato il lutto cittadino, almeno fino a questo momento e non c’entrano nulla le disposizioni date dal Presidente ai familiari con questo atto.
Il lutto cittadino era d’obbligo a prescindere. Riguarda tutta la città. Il funerale è un’altra cosa e riguarda la famiglia. Una caduta di stile che denota insensibilità.
Oggi è una pagina triste della storia di questa città. Domani sarà un altro giorno. Magari con un cioccolatino “qualcuno” penserà di togliere l’amarezza di questo brutto giorno, ma nell’intimo di coloro che hanno avuto l’onore di conoscere un grande uomo, rimarrà una grande angoscia.