Taranto – Gli studenti e il Carnevale Riciclone

Taranto – Gli studenti e il Carnevale Riciclone
La settimana più pazza dell’anno si è aperta ieri mattina con il Carnevale Riciclone, protagonisti gli alunni dell’istituto comprensivo “Galileo Galilei – Consiglio” della Città Vecchia che si sono radunati in piazza Duomo per giungere in corteo, percorrendo via Cava, il Cantiere Maggese dove ha avuto luogo la festa. L’idea nata dall’associazione “Tutto intorno a noi”, presieduta da Michele Elmo, è stata proposta all’amministrazione comunale e recepita dall’assessorato all’Ambiente, retto da Laura Di Santo, e dalla consigliera con delega alla Città Vecchia, Stefania Fornaro. Parte attiva dell’iniziativa Kyma Ambiente. «Abbiamo voluto coinvolgere i ragazzi di città vecchia che con la loro allegria e fantasia hanno dato vita ad una gioiosa festa non dimenticando di far comprendere loro il concreto significato di sostenibilità anche rapportato a questi tipi di eventi» ha dichiarato la Di Santo. «A braccetto con la festa, con il carnevale, con la musica abbiamo voluto fare qualcosa di educativo – ha detto la Fornaro – spiegando agli adulti di domani come va fatta correttamente la differenziata». «Abbiamo partecipato con grande entusiasmo a questa iniziativa – ha detto il presidente di KymaAmbiente, Gianpiero Marcarelli – mettendo a disposizione 300 sacchi utilizzati per la raccolta differenziata che sono diventati gli abiti che hanno indossato i ragazzi. Un gesto di grande significato: riciclare, riutilizzare, per una sensibilizzazione che parte dai più piccoli. Abbiano dato qualche semplice ma fondamentale indicazione su come conferire correttamente i rifiuti. Siamo convinti che i giusti comportamenti dei bambini di oggirappresentano la svolta per una Taranto più pulita ed ecosostenibile». «Con la festa di carnevale abbiamo voluto veicolare un messaggio importante – ha detto Elmo – non solo divertimento ma anche educare a mantenere la città più pulita collocando nei giusti contenitori e cassonetti i rifiuti che tutti produciamo nelle nostre case. Gli studenti, dalla scuola dell’infanzia alle medie, hanno ballato, socializzato e imparato grazie ad una lezione fatta al di fuori delle mura delle aulescolastiche».