Levante e Renzo Rubino e quel che ci hanno fatto “Vivere”
Levante e Renzo Rubino e quel che ci hanno fatto “Vivere”
“Vivere.
È passato tanto tempo. È un ricordo senza tempo. È un po’ come perder tempo. Vivere e sorridere. È un po’ come perder tempo. Vivere e sorridere dei guai. Così come non hai fatto mai. E poi pensare che domani sarà sempre meglio. Oggi non ho tempo. Oggi voglio stare spento. E sperare di star meglio. E non essere mai contento. Come stare sempre al vento.
Vivere, come ridere. Anche se sei morto dentro.
E devi essere sempre contento. È come un comandamento. Vivere o sopravvivere.
Senza perdersi d’animo mai.
E combattere e lottare contro tutto. Oggi non ho tempo.
Oggi voglio stare spento. Vivere, vivere (vivere). E sperare di star meglio. Vivere, vivere (vivere). E non essere mai contento. Vivere, vivere (vivere). E restare sempre al vento”.
Levante e Renzo Rubino e quel che ci hanno fatto “Vivere”
E’ una riflessione molto intimistica sulla vita di Vasco Rossi, a cavallo tra nostalgia e speranza in un futuro non più nebuloso. Scritta nel 93, quando Vasco stava iniziando a volare. I versi e le figure retoriche utilizzate dal cantautore, accompagnano gli ascoltatori in un viaggio senza meta.
Levante e Renzo Rubino e quel che ci hanno fatto “Vivere”
Un po’ la canzone di tutti noi, quando pensiamo al passato e facciamo i conti e un bilancio per quel che sarà. Crediamo che Renzo Rubino, quando ha accettato di accompagnare al pianoforte Levante, nell’esecuzione di questo capolavoro della musica italiana, abbia messo tanto di suo nel cullare ogni nota del brano.
Levante e Renzo Rubino e quel che ci hanno fatto “Vivere”
Unendo la voce di Levante al suono della musica, adatta quanto bastava per personalizzare “Vivere”, i due hanno eseguito qualcosa di indelebile che resterà, per sempre, nei ricordi di questo festival che non può passare per ‘quello in cui Blanco sfasciò il palco’. Francesco Leggieri