L’ira del Pelide Blanco distrugge le rose dell’Ariston

a cura di Vito Maria Camposeo

Salve amici come state? È ufficialmente iniziata la settimana ‘santa’ e non parlo di quella pasquale ma della sanremese.
Tra le tante novità di quest’anno a farci compagnia con il direttore Amadeus Chiara Ferragni, famosissima fashion-blogger che sarà presente anche nella serata finale, e il diversamente giovane Gianni Morandi tramutato in un nano secondo anche in spazzino.
Del resto gossippari dal microfono alla mazza di scopa è un attimo, convenite con me?
Per chi fosse stato rapito da Morfeo e non avesse seguito la puntata del festival per intero, ad un certo punto il relax sul sofà del pubblico sanremese è stato totalmente distrutto dall’esibizione di Blanco, ex vincitore dello scorso anno a fianco di Mahmood con la canzone Brividi.
E a noi i brividi sono venuti davvero quando invitato come ospite al festival a metà esibizione, Blanco ha distrutto gli arredi floreali sul palco.
Chiamato a presentare il suo singolo L’isola delle rose, il giovane artista d’emblee posseduto dal demone della rabbia ha tramutato un’isola floreale in un deserto di spine.
Il motivo? Il ragazzino a cui il successo e chissà cos’altro ha dato alla testa, probabilmente per questo ha deciso di chiamarsi Blanco , non sentiva le cuffie. Naturalmente l’intera platea ha iniziato a fischiarlo per la strage di rose che ha la sua ira ha provocato sul proscenio, incurante del lavoro dei fioristi della città dei fiori.
E se la presenza del presidente della Repubblica con sua figlia Laura non è servita a fermarlo, neanche le parole di Amadeus hanno sortito l’effetto sperato: << era dai tempi di Bugo e Morgan che non succedeva una cosa così >> ha chiosato Ama.
<< Hai combinato un guaio>>, ha aggiunto il conduttore facendo l’ennesima gaffe chiamandolo Salmo.
Eppure qui non siamo in chiesa , siete d’accordo? Ah no Salmo è il rapper, altro ospite sanremese che scatenato si ‘tuffa’ in piscina dimenticando di avere il microfono in mano.
Salmo è stato protagonista sul palco galleggiante della Costa Smeralda presente al largo di Sanremo e sarà sul palco, «sul mare» di Sanremo anche nell’ultima serata, la finale del Festival, 11 febbraio 2023.
Adesso però torniamo al nocciolo della questione , ovvero il caso Blanco.
Come se non bastasse Amadeus ha proposto al giovane cantante di esibirsi a fine serata ma lui dall’alto della sua carriera ha replicato dicendo con un pizzico di spocchia quanto basta, che lui canta anche da solo, scenario deplorevole tra i fischi del pubblico che lo chiamava ‘scemo’.
Durante il dopofestival Amadeus ha cercato di indorare la pillola puntando l’attenzione sul fatto che il cantante avrebbe dovuto rotolarsi tra le rose.
<< In realtà lui non doveva fare quello che ha fatto, doveva fare qualcosa con i fiori, tipo rotolarsi, ma non così, non questo >>.
Caro Amadeus, il tuo cocco le ha distrutte le rose non ci si è rotolato, che si sia confuso perché poco lucido?
Andiamo su, perché giustificare questo clamoroso retroscena?! Furia imprevista o stratagemma “acchiappa audience” ?
Come volevasi dimostrare, il Codacons ha presentato immediatamente un esposto alla procura di Imperia e alla Corte dei Conti contro il cantante e il suo ‘show’ per aver distrutto il palco fiorito dell’Ariston.
<< Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento >>.
Non solo aspetto penale ma anche un danno economico arrecato ai cittadini italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, soldi pubblici che l’artista ora dovrà risarcire.
<< La musica è la musica, volevo comunque divertirmi >>, ha dichiarato Blanco.
Chissà se si divertirà ancora sborsando un bel po’ di soldi per i danni arrecati.
Le parole di Amadeus sono state accolte da una standing ovation del pubblico dell’Ariston quando al rientro della pubblicità il conduttore ha dichiarato che il cantante non avrebbe più cantato perché non c’erano le giuste condizioni per potersi esibire.
Il direttore parlando con Morandi conclude dicendo che sarebbe bastato segnalare il problema tecnico, fermarsi e ricominciare.
Unica nota meno stonata di tutto il fattaccio la presenza di Gianni Morandi intento con la scopa a pulire il palco per togliere i fiori distrutti, magic moment che ci ha riportati alla normalità o meglio in camera da letto data l’ora tarda.
Diventato già un meme Morandi con la scopa al posto del microfono , la serata è stata allietata dalla presenza di diversi ospiti tra cui l’attrice Elena Sofia Ricci e l’immenso Benigni che ha venerato e divertito il Presidente Mattarella, ospite per la prima volta al Festival di Sanremo con un monologo sulla Costituzione a 75 anni dalla sua entrata in vigore: << penso che un sogno così non ritorni mai più >>.
Quale miglior momento per celebrarla se non durante il festival, luogo dello spettacolo, della musica e dell’arte a cui la Costituzione è legata.
Le serate sono ancora tante cari amici e noi ce le godremo tutte con la speranza che nient’altro venga distrutto dall’ira del Pelide Blanco, ehm.. di qualche altro artista sanremese.
Hasta la proxima