Bari – Giuseppe Conte: “Non lasceremo indietro nessuno”

BARI – Giuseppe Conte: “Non lasceremo indietro nessuno”. L’ex premier Giuseppe Conte leader del Movimento 5 stelle, è arrivato a Bari, ieri 12 dicembre 2022 per incontrare e ascoltare le storie dei percettori del Reddito di cittadinanza. Oggi con la vittoria del centrodestra le cose sono cambiate e la premier Giorgia Meloni sembra decisa a voler dare un segnale forte di discontinuità con il passato e porre le basi per una politica basata sul rigore. In campagna elettorale aveva dichiarato che “Il reddito di cittadinanza va cancellato perché non ha funzionato”, nei fatti ha portato sul tavolo con ferma convinzione quello che nei fatti era lo slogan della sua compagine politica, ovvero che la “pacchia è finita”. Nei fatti la premier ha lasciato, la protezione con il RdC a chi non può lavorare.
In campagna elettorale, la vera “forza proletaria” si è rivelato il M5S di Giuseppe Conte che ha risollevato le sorti di un movimento quasi finito e che l’ha rinvigorito.
Durante la visita barese, l’ex premier ha incontrato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
«Con il presidente della Regione Puglia Emiliano ci siamo impegnati a fare un percorso nel segno della transizione ecologica, nel segno dell’attenzione alle fasce più fragili della popolazione, cercando di rilanciare in Puglia la prospettiva di una maggiore occupazione e di una migliore qualità del lavoro», ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla possibile alleanza con il Pd a margine del tour «in difesa dei più fragili» che a Bari ha fatto tappa al mercato dell’ex Manifattura tabacchi. «Da questo punto di vista ci siamo, continuiamo a dare una mano alla comunità pugliese – ha proseguito -. Fa quindi piacere che il nostro lavoro venga apprezzato. Forse non viene apprezzato da tutto il Pd».
Giuseppe Conte si è soffermato sulle attuali misure del Governo, asserendo che «Questa manovra creerà maggiore ingiustizia sociale. Questo riguarda non solo i percettori di Reddito ma tutte le persone che sono sotto pagate, che si spezzano la schiena dalla mattina alla sera per paghe da fame, per due, tre o quattro euro l’ora. Tutto questo – ha aggiunto – riguarda persone che hanno contratti precari, con un precariato selvaggio che il governo con i voucher sta andando a infoltire. E riguarda il ceto medio visto che non è stato proposto un adeguato taglio del cuneo fiscale, quindi abbiamo un potere salariale fra i più bassi in Europa e un ceto medio impoverito. Ditemi voi – ha proseguito – se questo è un modo per affrontare una manovra e il futuro».
In mattinata gli esponenti e i portavoce del Movimento 5 Stelle, il costituzionalista Nicola Grasso, Dario Laforgia, Vito Branà, Francesca Anna Ruggiero, il sindaco di Modugno Nicola Bonasia, hanno chiesto al presidente Giuseppe Conte, in visita al presidio dei lavoratori Baritech, di continuare a sostenerli e supportarli in questa lunga battaglia e di dare respiro al grido di aiuto dei 115 operai ed alle loro famiglie, in questo momento storico di grande incertezza che, dopo la notizia della vendita dell’immobile, rischiano il licenziamento. I lavoratori over 50 che rischiano di rimanere senza futuro, hanno deciso di occupare l’azienda ad oltranza fino a quando tutte le forze politiche non troveranno una soluzioni che salvi i livelli occupazionali a rischio. Giuseppe Conte ha garantito che favorirà una soluzione nel segno della continuità aziendale e offrire futuro occupazionale a lavoratori che si sono distinti per la qualità del lavoro svolto e l’alta qualità dei tessuti prodotti.
Giuseppe Conte sin dal primo giorno del suo mandato, si è contraddistinto per essere sceso nelle piazze con la gente e tra la gente, per dare voce a chi non ce l’ha più, per continuare a difendere gli ultimi.
«Non si può dire alle persone andate a lavorare se non ci sono misure per la crescita e gli investimenti. Non si può dire alle persone alzatevi dal divano e andate a lavorare se addirittura questo governo riesce a distruggerlo – ha continuato l’ex premier – Il governo contrasta il superbonus che ha creato 900mila posti di lavoro, come certificano i dati del Censis – ha aggiunto -. Se non si rinforzano gli incentivi e le misure per il Sud che abbiamo creato, come “Resto al Sud” e “Decontribuzione Sud”, è impossibile creare lavoro». Conte spiega che «adesso il governo sta capendo che su questo ha fallito e probabilmente riusciremo a far passare emendamenti per le Zes del Sud e per un taglio degli oneri contributivi per chi assume al Sud». «Per cambiare questa manovra abbiamo tutta una serie di emendamenti, abbiamo proposto tutta una serie di politiche per migliorare il Reddito». «Vogliamo potenziare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro – ha concluso – ma anche un salario minimo legale e un taglio del cuneo fiscale molto più solido».
Sul Reddito di cittadinanza l’esecutivo da settimane gioca con la vita delle persone: un atteggiamento disumano sulla pelle di famiglie che a stento pagano la bolletta e fanno la spesa. A testimoniarlo le diverse storie di alcuni percettori del Reddito di cittadinanza, i quali grazie a questa misura, fino a oggi, hanno potuto contare su un aiuto che ha permesso loro di potersi permettere l’acquisto di beni essenziali come cibo, vestiti o materiale scolastico per i figli. Si tratta, per la maggioranza, di padri e madri di famiglia che, dopo anni di invisibilità, hanno ritrovato nello Stato e nelle Istituzioni un alleato. Uomini e donne che il più delle volte hanno un lavoro ma ricevono paghe così basse da non raggiungere nemmeno la soglia minima di dignità e che, per questo motivo, sono costretti a dover integrare il loro salario con il Reddito.
«Se questo governo dovesse continuare nella scellerata intenzione di smantellare il Reddito di cittadinanza avvieremo in Puglia un progetto pilota per introdurre una misura di protezione sociale che possa supplire all’azione abrogatrice del governo nazionale», ha aggiunto il presidente del Movimento 5 Stelle.
Il Movimento è disponibile a continuare a lavorare per la comunità pugliese e questo non riguarda solo i diretti percettori del reddito, è tutto il sistema di giustizia sociale che deve essere rinforzato », ha aggiunto Giuseppe Conte.
L’ex premier ha risposto alle domande di una cittadina di Bari Vecchia che gli ha spiegato le difficoltà di sopravvivere con 600euro di pensione al mese. «Il nostro obiettivo era detassare le pensioni fino a mille euro. Era una misura sostenibile, a differenza di quella proposta dal centrodestra, perché sarebbe costata solo cinque miliardi di euro».
Chi governa questo paese Secondo Giuseppe Conte, ha l’obbligo di ascoltare le storie di sacrifici e sofferenze dei cittadini.
Conte ha proseguito il suo tour in città in difesa dei più fragili visitando l’associazione Michele Fazio, nel borgo antico. «Con la nostra misura alcuni pensionati prenderebbero 150 euro in più – ha proseguito Conte -. Il centrodestra in campagna elettorale ha promesso pensioni a mille euro, ma ha già tradito quella promessa. Noi invece avevamo una proposta molto seria, non uno slogan».
«La Puglia deve essere la Regione pilota per transitare il nostro Paese verso obiettivi ambiziosi in campo ecologico. Lavoreremo per realizzare le comunità energetiche, per introdurre e sperimentare il reddito energetico e per dotare la Puglia di un progetto di legge sul consumo di suolo». «Dobbiamo operare per la rigenerazione ha proseguito -. Sul consumo di suolo abbiamo già dato, adesso è il momento di lavorare in modo più intelligente per salvaguardare le nostre bellezze piuttosto che continuare a cementificare il territorio».


