Castellaneta – “Sconvolgiamo il Sud”

La manifestazione si è tenuta venerdì 2 dicembre a Castellaneta presso l’Auditorium Comunale “7 febbraio 1985”

Castellaneta – “Scomvolgiamo il Sud”. Si può dire o pensare quel che si vuole di questi ragazzi, si può essere d’accordo o meno sul loro modo di agire e di affrontare le questioni, ma non si può non riconoscere a Francesca Arrè e ad Angelo Giandomenico una grande capacità di far circolare idee che si traducono in iniziative di una certa importanza, che aprono la strada a dibattiti e a confronti.
Ultima in ordine di tempo è la manifestazione di venerdì 2 dicembre a Castellaneta, durante la quale, oltre alla presentazione di una originale novità, come quella di “SCONVOLGIAMO IL SUD” (SIS), che fa seguito alla precedente “Sconvolgiamo Castellaneta”, sono stati trattati argomenti di assoluto richiamo e di grande attualità, come quello della sanità, della scuola, del PNRR, della burocrazia, della sicurezza e della giustizia. Ma quel che conta ancora di più è che tali argomenti sono stati affrontati con competenza, con serietà, senza polemiche o critiche nei confronti di alcuno e, in particolare, con proposte davvero originali.
La manifestazione, che è stata introdotta e condotta, con consumata perizia e con appropriati riferimenti al pianeta “Mezzogiorno” che, ove non si dovessero prendere – come ha sottolineato Giandomenico – opportuni provvedimenti rischierebbe una lenta, ma inesorabile estinzione è stata scandita dagli interventi dei relatori che sono riusciti, ciascuno per il proprio tema trattato a tenere viva l’attenzione dell’uditorio per oltre un’ora e trenta.
Il Dott. Simone Giungato, chirurgo dell’ospedale San Pio, ha parlato della sanità del sud, delle sue carenze, delle liste di attesa a causa della mancanza dei medici specialisti e delle strutture – che se messe sullo stesso livello di efficienza e di quantità – di quelle del nord, potrebbero garantire a tutti prestazioni di altissima qualità. Egli ha concluso dicendo che la politica e le Istituzioni devono, nei tempi più brevi, farsi carico dell’intera problematica perché anche nelle nostre province e nelle nostre province tutti i cittadini possano godere degli stessi diritti di cui godono nel resto d’Italia e di Europa.
Ha preso poi la parola l’avv. Ciro Miale, è manager di impresa nel settore trasporti e responsabile regionale dell’associazione culturale Nazione Futura, che ha trattato l’argomento del PNRR, di cui molto si sente parlare da oltre un anno, soprattutto tra gli addetti ai lavori. Egli è riuscito ad attirare l’attenzione di tutti anche esponendo freddi numeri rendendoli di grande interesse. Ha poi affrontato con competenza e grande abilità la questione relativa alla questione di Grottaglie che, se viene messo a disposizione, oltre per il trasporto merci anche per quello passeggero potrà contribuire, con dati alla mano alla crescita e allo sviluppo della economia, non solo della provincia di Taranto, ma di tutta l’area jonica.
E’ stata poi la volta del lucano, il Prof. Michele Giordano docente di italiano e latino nei licei e presidente regionale per la Basilicata di Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile che fa capo a Fratelli d’Italia che, parlando di scuola, di cultura e di giacimenti culturali del sud è riuscito ad infiammare l’intero uditorio dall’inizio alla fine del suo interessante e dotto discorso.
E’ salito poi sul podio l’Avv. Pietro Lospinuso che, trattando l’argomento burocrazia è riuscito a dimostrare, grazie alla sua esperienza e all’importante ruolo di assessore regionale svolto sotto la Presidenza Fitto, con grande successo, che la burocrazia non è una cosa astratta, né una bestia che si muove per conto suo. La burocrazia ha sottolineato – l’avv. Lospinuso – funziona bene o male a seconda di come viene utilizzata dalla politica. Se la politica ha la volontà di raggiungere degli obiettivi ( come è stato dimostrato con esempi da lui riportati al periodo del suo mandato) non solo non è uno ostacolo, ma un alleato di cui non si può fare a meno.
L’ultimo degli interventi, prima della conclusione della padrona di casa, è stato quello dell’avv. Danilo Leo, già sindaco di San Giorgio Jonico, il quale con l’eleganza del fine dicitore e con la chiarezza del perfetto conoscitore della materia giuridica, ha deliziato i presenti parlando di giustizia e sicurezza, accompagnando le tesi con esempi di grandissimo effetto e significato.
La serata è stata conclusa dal’avv. Francesca Arrè che, oltre a confermare la sua grande capacità oratoria, è riuscita con invidiabile sintesi a proporre all’uditorio, numeroso e attento diversi spunti di riflessione, accendendo gli animi dei presenti, cui non è sfuggita la passione di chi è convinta della bontà e della forza delle proprie idee, soprattutto quando ha voluto presentare il sud non come terra di chi sta seduto sul divano comodamente in attesa del reddito di cittadinanza, ma di tanti scienziati, di politici di qualsiasi orientamento, di artisti, di direttori d’orchestra ed in particolare di fedeli servitori dello Stato fino all’eroismo come Falcone e Borsellino.
Ma, al di là della portata culturale della manifestazione, non può essere affatto trascurata la forza del messaggio di sfida che quella novità del SIS ( Sconvolgiamo il Sud ) che vede la condivisione e l’adesione come è stato detto negli interventi di Giandomenico e di Arrè, di rappresentanti qualificati e di associazioni di Puglia, Basilicata, Molise, Calabria e Sicilia, ha lanciato in campo economico, politico e sociale per aprire un dibattito con chiunque abbia la voglia di confrontarsi con la stessa serietà e la stessa competenza, con cui hanno affrontato le questioni i relatori della manifestazione di Castellaneta. Un dibattito che può essere sicuramente utile per la crescita e lo sviluppo del Mezzogiorno. Ebbene che chi se la sente, chi ha veramente a cuore la sorte della nostra terrà, cominci a prepararsi per raccogliere la sfida, mettersi in gioco e fare la propria parte. Il nostro Mezzogiorno che ha più bisogno che mai di giovani che abbiano voglia, coraggio entusiasmo e passione. E a noi, organi di informazione farebbe molto piacere assistere a tante altre manifestazioni come questa.
Gianfranco Maffucci