Taranto – Il Presidente Giove non ci sta: “Si deve intervenire per gradi nella ristrutturazione dello Iacovone”

Per nulla affascinato dal progetto per la ristrutturazione dello stadio Iacovone. Il Presidente Giove si chiede perché i tifosi debbano restare tanto tempo lontano da Taranto e non potranno seguire gli incontri casalinghi della squadra. Ne ha parlato al corrispondente del Corriere dello Sport. “Una cattedrale nel deserto che sfratterà la nostra tifoseria per tre anni”. Ovviamente non è d’accordo: lo Iacovone va ristrutturato, sì. Ma si deve farlo intervenendo per gradi. Io sono del campo, sapete che faccio il costruttore e me ne intendo. Poi, nessuno mi ha invitato alla presentazione del progetto, nemmeno come Taranto Calcio. Se si fa per gradi; intanto si eviterebbe uno sperpero di soldi pubblici da destinare alla realizzazione di altri impianti in una città che già ha poco o nulla in questo settore”.
Poi incalza: “Perché abbattere la struttura in essere? Poi, si condannerebbero i tifosi alla migrazione come minimo a Francavilla, tra l’altro tifoserie non in armonia”. Stoccata finale: ““Non è detto che il nuovo Iacovone debba per forza essere la casa del Taranto. Non mi convince nulla: un impianto realizzato come da progetto, richiederà canoni di locazione (sicuramente elevati) che una società chiamata a rispettare bilanci e budget potrebbe non permettersi. E poi, una battuta, se il Taranto dovesse andare in serie A, con 16mila posti occorrerà fare l’estrazione a sorte dei nomi di chi potrà accedere allo stadio”. Così parlò Massimo Giove.