i Sanitari al Ministro Speranza: “MANDATECI i NAS in PUGLIA”
Durante la diretta della quotidiana rubrica A MUSO DURO andata in onda ieri sera sulla piattaforma di pugliapress.tv.it (video al seguente link: https://www.pugliapress.tv.it/2021/04/14/dr-giosafatte-pallotta-segr-regionale-anaao-puglia/) è intervenuto il dott. Giosafatte Pallotta, Nefrologo presso l’Ospedale della Murgia “F. Perinei” di Altamura, alla guida dell’Anaao pugliese, il sindacato più rappresentativo di medici e dirigenti del SSN, il quale – intervistato dal nostro Direttore Antonio Rubino – ha esposto in esclusiva i contenuti della durissima lettera a firma congiunta di tutte le sigle sindacali dei medici e dei sanitari di Puglia inviata al Ministro della Salute On. Roberto Speranza:
“Un grido di allarme caduto nel vuoto. La pandemia da SARS Cov 2 sta travolgendo non solo la popolazione pugliese ma anche e soprattutto la macchina organizzativa dell’Assessorato alla Salute e del Dipartimento Salute della Regione Puglia evidenziando, in maniera netta, la scarsa considerazione dell’evoluzione pandemica dal marzo scorso e l’assente progettualità sulle strutture da dedicare alla nuova ondata e, soprattutto, sul personale sanitario da reclutare per la gestione emergenziale.”
Inizia così l’appello rivolto al Ministro Speranza da parte delle sigle ANAAO-ASSOMED (di cui il Dr. Pallotta è segretario regionale), AAROI-EMAC, FPCGIL MEDICI, FASSID, FED CISL, Medici Veterinari Dirigenti sanitari, , CIMO-FESMED, Uil Fpl medici, FVM: cioè di tutte, ma proprio tutte tutte, le organizzazioni rappresentative dei medici e degli operatori sanitari pugliesi, che nel prosieguo della missiva presentano al Ministro il conto della gestione pandemica in Puglia da parte del duo Emiliano-Lopalco:
“Già nella prima fase del marzo-aprile 2020 sia il Presidente-Assessore alla Salute che l’esperto Professore di Igiene, arruolato per la gestione della pandemia, pur con i numeri scarsi dei contagiati in Puglia, hanno redatto per ben due volte un “Piano Ospedaliero Coronavirus”, piani non applicati e smentiti dagli stessi; del resto, il contact tracing è saltato perché il Professore ha ritenuto non fosse necessario eseguire tamponi a tappeto come in altre Regioni (“…siete malati di tamponite”) e, ancora oggi, il numero dei tamponi eseguiti in Puglia è un terzo di quello della Regione Toscana che ha meno degli abitanti della Puglia. Ad agosto, è stato pubblicato un nuovo Piano Ospedaliero Coronavirus anch’esso subito dimenticato, perché dovevamo salvare la stagione turistica e, soprattutto, tenere le elezioni regionali che hanno promosso il Professore ad Assessore alla Salute con le dichiarazioni del Presidente “finalmente
avremo un assessore alla Salute, sic!” dimenticando, però, di attivare e rendere operative le USCA, per 2 mesi non attive e solo recentissimamente riattivate a pieno orario, e di prevedere la risposta idonea alla nuova ondata epidemica.”
I Sanitari pugliesi non risparmiano critiche neanche alla scelta di realizzare l’ospedale Covid in Fiera a Bari:
“E’ stato, quindi, progettato e realizzato l’Ospedale per le Maxi Emergenze nei padiglioni della Fiera del Levante, costato più del doppio di quanto previsto, progetto posto sotto osservazione dalla Guardia di Finanza e dalla Corte di Conti, con 152 posti letto di terapia intensiva in assenza di disponibilità di specifico ulteriore personale specialistico medico (anestesisti rianimatori) dedicato per garantire i livelli minimi assistenziali, né può essere la soluzione quella di inviare in Fiera Dirigenti Medici di altre discipline con conseguente illegittimità sul piano assistenziale e anche sul piano contrattuale, esponendo gli stessi ad una sfilza certa di contenziosi medico-legali ad opera di spregiudicati studi legali come, ahimè, già visto in occasione della fine della prima fase pandemica.”
Il disastro sanitario in Puglia viene raccontato dai numeri elencati dai sanitari pugliesi nella lettera al Ministro:
“Il dramma continua e si espande:
– positività dei tamponi di circa il 13% a fronte di una media nazionale del 5-6%
– occupazione dei posti letto di ambito medico (54%) e di terapia intensiva (46%) per pazienti COVID superiore alla soglia di allarme
– 22 nuovi ingressi in terapia intensiva nella giornata di ieri, numero più alto in Italia
– permanenza di ore delle ambulanze del 118 per sbarellare i pazienti in molti Ospedali- mortalità e letalità superiore ad altre Regioni con la mortalità totale, nell’ultima settimana, a Bari di 124 osservati rispetto ai 50 attesi con eccesso, statisticamente significativo, nel periodo 1-15 marzo dell’85% a fronte di
percentuali decisamente più bassi per le altre Regioni
– confusione totale sulla gestione della vaccinazione anti SARS Cov 2 con valutazione negativa portata ad esempio di inefficienza anche a livello internazionale.
– Non è neppure chiaro il pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza per tutti gli operatori sanitari previste dal D.Lvo 81/08 in ambito della struttura Covid in Fiera del Levante cosi come di altre strutture sanitarie adibite od “arruolate” nell’ambito del territorio regionale nel trattamento di pazienti covid.”
Alla luce di questi numeri è perentoria e decisa la richiesta con cui i sanitari di Puglia chiedono “all’onorevole Ministro Speranza, nell’ambito dei suoi poteri di ispezione e controllo, di voler urgentemente disporre, anche per il tramite del locale nucleo operativo dei NAS, tutte le opportune verifiche di conformità alle vigenti normative in materia di livelli essenziali di assistenza (LEA), livelli essenziali di organizzazione (LEO) e di tutela della salute e della sicurezza nelle strutture ospedaliere e para-ospedaliere in cui ci si prende cura di pazienti affetti da SarsCov2 nel territorio della Puglia ed in particolare della città metropolitana di Bari.”
La lettera al Ministro si chiude con una presa d’atto (il “fallimento” del duo Emiliano-Lopalco) e un grido di dolore per i “nostri malati e i nostri morti” per i quali si pretende il giusto “rispetto”:
“Non è una aprioristica mancanza di fiducia nelle istituzioni Regionali, ma la constatazione, in relazione ad acclarati dati di fatto, di un fallimento.”
La Gente di Puglia merita rispetto, così come tutti gli Operatori Sanitari pugliesi che da un anno sono in prima linea “senza se e senza ma” e, soprattutto, meritano rispetto i nostri malati e i nostri morti.”
Insomma, ve n’è quanto basta – e secondo noi avanza pure – per mettere il ministro Speranza nelle condizioni di valutare serenamente e senza condizionamenti di carattere politico e partitico la ormai ineludibile decisione di commissariare da subito la sanità in Puglia.
Ecco, di seguito, il testo integrale della lettera inviata al Ministro Speranza: