Vitali (FI): Ecco perché ho cambiato idea”
Si è consumato tutto in una sola notte: prima l’abbandono di Forza Italia per appoggiare il Primo Ministro uscente Giuseppe Conte e poi il ritorno nei ranghi del Centro Destra su pressione del presidente Silvio Berlusconi e di Matteo Salvini. Luigi Vitali, Senatore della Repubblica Italiana è nato a Taranto, figlio di un appuntato dei Carabinieri, originario di Casarano, laureato in
Giurisprudenza è iscritto all’albo degli avvocati cassazionisti e risiede a Francavilla Fontana.
La sua attività politica lo ha visto sempre nel centrodestra, seppure più a destra che a centro, da quando iniziò come Consigliere comunale a Francavilla Fontana con il Movimento Sociale Italiano.
Nel 1995 aderì a Forza Italia tornando in Consiglio comunale. Con le elezioni politiche del 1996 fu per la prima volta eletto deputato e nello stesso anno entrò nel direttivo di Forza Italia alla Camera. Rieletto nel 2001, presentò emendamenti che depenalizzarono sia il reato di falso in bilancio che proposte di legge per introdurre il condono fiscale tombale, quello edilizio, previdenziale e quello per le sanzioni amministrative del codice della strada. E’ stato sottosegretario alla Giustizia nel Governo sino al 2006.
Rieletto alla Camera è stato vice presidente della commissione Giustizia della Camera dei Deputati e componente della Commissione parlamentare Antimafia, oltre che membro del direttivo del gruppo parlamentare di Forza Italia. Nel 2015 fu nominato da Silvio Berlusconi commissario regionale di Forza Italia in Puglia. Il resto è storia quasi recente. Nelle politiche del 2018 è candidato al Senato della Repubblica, nel collegio uninominale di Lecce sostenuto dalla coalizione di centro-destra. Perde, ma viene rieletto nel proporzionale. Diventa vice presidente della Commissione Affari Costituzionali. A ottobre viene sostituito da Mauro D’Attis come commissario regionale di FI. Vicino alle posizioni del presidente della regione Liguria Giovanni Toti nel settembre 2019 dichiara di aderire al suo nuovo partito Cambiamo!, ma successivamente decide di rimanere in Forza Italia. Si avvicina alla Lega, in occasioni delle elezioni regionali in Puglia del settembre 2020 appoggiando una giovane candidata leghista che si piazza al secondo posto in provincia di Brindisi, ma non viene eletta.
Sebbene non avesse votato la fiducia al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Senato, dichiarando di non volere sostenere un governo con Alfonso Bonafede nel ruolo di Guardasigilli, il 27 gennaio 2021, nell’ambito della crisi di Governo che ha portato alle dimissioni di Conte, Vitali aveva annunciato l’intenzione di sostenere un eventuale terzo Governo Conte, ma è tornato sui propri passi nella notte tra il 27 e 28 Gennaio dopo i contatti telefonici avvenuti nottetempo con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.
Lo abbiamo chiamato telefonicamente nel tardo pomeriggio, ma evidentemente, la nottata insonne lo ha costretto a riposare fino a quest’ora.

Il Senatore Luigi Vitali ospite in diretta di Puglia Press TV
Senatore, quindi la fiducia a Conte è cosa passata?
Fiducia a Conte non più anche se, nel colloquio che abbiamo avuto mi aveva detto che aveva intenzione di fare un programma emergenziale per far uscire dalle secche il paese. Voleva mettere da parte i temi visivi e io mi ero fatto convincere, perché avevo visto una posizione del centro destra orientata verso le elezioni anticipate che, secondo me, non erano la medicina del male. In questo momento abbiamo bisogno di altro, piuttosto di due mesi di campagna elettorale
Cosa prevede ora un politico di lunga data come lei?
Mi auguro che la vecchia maggioranza si ricompatti e si assuma fino in fondo le proprie responsabilità. Questo dice il gioco delle parti. Oggi il centro destra vincerebbe a man bassa le elezioni, ma si assumerebbe delle responsabilità relative a situazioni che non ha creato. La prima ipotesi per me è una ricomposizione della maggioranza, poi la larga intesa. Salvini ha detto che è disponibile a parlare con tutti per la riforma fiscale e quella della giustizia. Vediamo. Le disponibilità sono state date. Non ci sono segnali dall’altra parte.
Però sembra che il Centro Destra abbia confermato che la posizione principale è quella di andare a votare
Non è vero che il centro destra sia interamente d’accordo per le elezioni. Berlusconi aveva dato la disponibilità per le larghe intese, Salvini la disponibilità a discutere con chiunque volesse fare la riforma fiscale e della giustizia. Quello che mi ha convinto a cambiare la mia decisione è un motivo più umano: la mia storia politica di 40 anni. Una storia di coerenza nel Centro Destra che, alla fine una carriera politica importante, non potevo lasciare con una macchia di questo tipo. Tutto qui
E’ finita l’era Conte?
Non lo so. Dipende dal Capo dello Stato prendere la decisione giusta, poi dagli altri partiti. Non appartiene alla sfera delle mie competenze quello che succederà. E’ il Presidente Mattarella il custode