Martina Franca/ Fioristi cimiteriali ignorati dall’Amministrazione Comunale e osteggiati dalle Congregazioni
Commercianti di fiori davanti al cimitero sul piede di guerra: “l’Amministrazione Comunale ci ignora da anni e le congregazioni fanno la voce grossa, quasi a minacciarci” A chiamare in redazione sono alcuni commercianti di fiori che vivono con questo lavoro e che oggi sono anche penalizzati dal problema del Covid e dal divieto di portare fiori nel cimitero. “Ci chiediamo perché, se al cimitero si può entrare non si possano mettere anche i fiori ai propri defunti. Per molti è un rito settimanale che riesce a mantenere il rapporto con il congiunto deceduto o con i propri genitori. Ci sono regole da rispettare? Bene, le rispettiamo, ma mettere un divieto è incomprensibile. Lavoriamo pochi giorni la settimana per dieci mesi l’anno. Cinque famiglie a Martina Franca vivono con questo lavoro. I visitatori vengono intimati a non portare fiori ai propri defunti per evitare assembramenti e rischi di contagio. Ma non portare fiori ai propri defunti non comporta automaticamente l’azzeramento degli assembramenti che devono e possono essere evitati dai “custodi” delle congreghe che potrebbero regolamentare gli accessi ai visitatori. Tanto questi custodi sono sempre lì magari a girarsi i pollici invece, con questa mansione si renderebbero più utili.”
L’Amministrazione Comunale che colpa ha in tutto questo?
“Intanto fanno da scaricabarile tra un assessore e l’altro. Abbiamo il problema delle strutture che dovrebbero essere montate e smontate giornalmente, quando lo stesso Comune si potrebbe fare carico di realizzare delle strutture permanenti da assegnare ai commercianti, visto che paghiamo il suolo pubblico per diversi giorni alla settimana per dieci mesi l’anno. Poi avevano deciso di delocalizzarci in uno spazio dopo il cimitero, non considerando il pericolo che questo è in curva e quindi pericoloso all’incolumità delle persone e che soprattutto gli anziani che sono quelli che vanno al cimitero più spesso dovrebbero fare strada in più. La questione è seria, speriamo, possa giungere ad una soluzione definitiva”.
L’Assessore alle Attività Produttive Bruno Maggi
L’amministrazione, non interviene ed è latitante a trovare una soluzione che metta tutti d’accordo Ma se fosse solo questo il problema. Intanto siamo disponibili a pubblicare la risposta dell’Assessore alle Attività Produttive Bruno Maggi, sempre che sia consapevole di essere il responsabile di questo problema che andrebbe risolto. Non ci sono solo gli eventi che riguardano il matrimonio, ma altri che coinvolgono tanta gente e la ritualità che aiuta a sopravvivere.