Manduria: Voi sporcate? Noi paghiamo!
Ormai è noto, le spiagge manduriane sono meta soprattutto di pendolari provenienti dalle vicine province e non solo, la maggior parte di essi giungono già provvisti di vettovaglie e bibite incluse, dando vita al cosiddetto turismo “sporca e fuggi”. Dunque, questi “turisti della domenica” che nulla portano di utile al territorio, lasciano sulle spiagge e sulle strade montagne di rifiuti la cui rimozione viene operata dall’amministrazione del comune di Manduria, ovviamente unicamente a spese dei propri cittadini che, a questo punto, subiscono oltre al danno anche la beffa. Per potersi rendere conto di quanto avviene durante questo periodo sulla litoranea da San Pietro a Torre Colimena è sufficiente osservare i centri abitati della costa messapica intasati di auto le cui strade mostrano sui bordi fumanti e puzzolenti sacchi di rifiuti lasciati a marcire al sole. Altrettanto accade sulle spiagge dove, molti sono coloro che installano addirittura le tende, quindi dopo avere consumato la pasta al forno portata da casa, o addirittura cotta sul posto, lasciano i resti sulla spiaggia assieme alle lattine vuote delle bibite comperate al proprio paese. “Sarebbe ora di finirla con questa cuccagna! commentano molti dei manduriani che in questi giorni hanno assistito a certe scene che ricordano l’immediato dopoguerra e non il 2020. Finora si è sempre assistito all’assurda sordità dei vari politici e commissari che si sono succeduti e i manduriani continuano a sborsare dalle proprie tasche il denaro per pagare i rifiuti lasciati dai nostalgici degli anni ’50 senza trarne alcun utile.