Sava: Demolita l’antica Masseria Tima – l’ecologista Carrieri ha presentato un esposto alla Soprintendenza
Recentemente è stato eseguito l’abbattimento di un antico fabbricato in agro di Sava, risalente a fine ‘600. Tale costruzione comprendeva, oltre a un casolare, anche alcuni trulli di cui verrà ricordata l’esistenza unicamente nelle foto d’archivio. A segnalare l’avvenuta demolizione, è Mimmo Carrieri, giornalista ambientalista e responsabile regionale dell’associazione Cpa Ambiente ed Ecologia, il quale, ieri ha presentato un esposto alla Soprintendenza ai Beni Archeologici e Culturali, chiedendone l’intervento. Nel frattempo, la demolizione avvenuta è anche oggetto di indagini da parte della Polizia Locale e del competente ufficio tecnico comunale. Dalla documentazione assunta dallo stesso Carrieri, intenzionato ad approfondire l’argomento, risulta chiaramente nella “Platea” (inventario risalente all’anno 1690), capitolo Chiesa Madre, che la “Masseria, li Trulli di Dima”,Casa, Curti, due giardini” e 64 tomoli di terreno, furono donati dal signor Dimo Mancino di Sava per la celebrazione di 3 messe per settimana (più una l’anno) per lo stesso Mancino e signora “Isabella Buccolera” (donazione riportata nel Catasto Onciario del 1742). Con l’entrata in vigore delle “leggi Eversive” anno 1870 la proprietà fu confiscata e venduta a privati. Ebbene, questi nuovi proprietari eredi – come si rileva dall’esposto presentato dal giornalista ecologista – recentemente hanno venduto ad un concittadino savese la proprietà, il quale avrebbe violato le norme di cui al D.Lgs del 22 febbraio 2004 n. 42 (Codice dei beni culturali e paesaggistici) decidendo di radere al suolo il tutto”. Ora, il problema è nelle mani della Soprintendenza e della Polizia Locale di Sava che dovranno stabilire se tale abbattimento della costruzione poteva essere effettuato.