Taranto – Domani Fase 2 e pericolo doppio (per chi corre)
Premetto: ci sono di certo problemi più importanti ma proprio perché quello che affronto lo è meno ci permette di capire cosa accadrà da domani.
Allora, andiamo a interpretazione perché ormai tra ordinanze regionali e comunali e decreti governativi da domani sarà caos.
Fatto concreto: io tarantino domani vado a correre. Mi è concesso. Okay!
Dove? Ah, beh.
Bene. Devo innanzitutto proteggermi dal coronavirus. E ci sta.
Posso correre in città visto che nell’unico polmone verde di Taranto, Parco Cimino, non ci posso andare. Ovvero, a Parco Cimino ci potrei pure andare: il Governo me lo permetterebbe, la Regione me lo permetterebbe, ma il Comune no. Quindi devo studiare prima di mettere le scarpe da running ai piedi il DPCM e le due Ordinanze, una regionale e l’altra comunale, per capire dove posso.
Okay posso correre in città.
Ma un tarantino, però, deve fare i conti con un altro problema: l’inquinamento del polo industriale, cioè dell’acciaieria ex Ilva e della raffineria Eni.
Cioè, correre in città, perché là posso correre, mi esporrebbe ad ammalarmi chissà di quali mali: tumore ad esempio.
E un tarantino non vuole morire di coronavirus e nemmeno di cancro ai polmoni.
Ma poi se corro in città devo tenere conto, io che vivo a Taranto, non solo della distanza e del assembramento, e bla bla bla, ma anche del wind day.
Ah, voi non sapete cosa è un wind day. A Taranto nei giorni in cui c’è vento forte , quello che soffia dalla zona industriale sulla città, il vento trasporta una serie di sostanze nocive.
I tarantini in buona sostanza devono rinchiudersi in casa, perché c’è un alert che lo dice, perché uscendo all’aperto respirerebbero aria mal sana.
Quindi a Taranto il coronavirus non è il solo problema.
Come si fa?
Dalle varie interpretazioni pare che ci si possa muovere tra comuni anche per attività fisica (allegato). E magari uno vorrebbe allontanarsi dalla città, per andare in zone di mare ad esempio, per correre respirando aria pura.
Ma c’è un altro problema quello di chi controlla gli spostamenti.
Quindi le forze di polizia sapranno che potrei spostarmi dalla mia città senza incorrere in sanzioni?
Beh, forse no perché molti credono che si possa uscire dal proprio comune di residenza solo per comprovate necessità (vabbè quelle che ormai conoscete a memoria). E non è colpa loro perché le FAQ del governo a volte sono poco chiare.
Quindi per un tarantino andare a fare la corsa domani non è, consentitemelo, “una passeggiata”.
Se gli va bene non contrae il covid, se fortunato non si intossica i polmoni e, magari,se incontra il poliziotto giusto non becca 533€ di verbale.
PS anche senza coronavirus e sanzioni a Taranto si rischierà sempre di morire di cancro.

da Il Fatto Quotidiano, del 3 maggio 2020