Taranto – Coronavirus, rompe il silenzio il paziente ricoverato al “Moscati”
TARANTO – Ha rotto il silenzio il paziente originario di Torricella, ricoverato in isolamento al “Moscati”, che da ieri è suo malgrado sotto i riflettori nazionali per essere il primo caso sospetto di Coronavirus in Puglia. Oggi si attendono gli esiti degli esami da parte dell’Istituto Superiore della Sanità, intanto però già da ieri sera gli utenti Facebook hanno scatenato il putiferio con insulti e improperi all’uomo.
Le parole del 33enne sono di amarezza e rabbia, perché in realtà l’uomo additato come “untore” e “scellerato”, ha tenuto costantemente informato il medico di base e gli enti preposti, dei suoi spostamenti, avvenuti con il benestare delle Autorità.
L’uomo, ha infatti raccontato di aver fatto visita ad alcuni parenti e di aver seguito tutte le procedure indicate. Dopo aver informato delle sue condizioni, tenendosi in contatto via mail con il medico e consigliere Peppo Turco, ha avuto il via libera a rientrare nella sua abitazione. Ricordiamo che il paziente non presentava sintomi e seguendo l’iter previsto, ha avuto l’autorizzazione a far rientro.
Il 33enne si è messo in viaggio, seguendo alla lettera le indicazioni ricevute e al suo rientro, ha immediatamente allertato i vigili. Appena ha avvertito i primi sintomi influenzali, riconducibili ad un eventuale contagio, ha informato immediatamente il dottor Turco, che ha seguito passo passo la vicenda.
Quello che però, il 33enne non si aspettava – dopo aver seguito alla lettera le indicazioni – era di ricevere una valanga di rabbia e livore delle persone che non conoscendo realmente come fossero andati i fatti, hanno pensato bene di sentenziare pubblicamente. Nella condizione psicologica di un paziente, che deve sottoporsi ad un trattamento e isolamento forzato, crediamo sia opportuno sospendere ogni tipo di giudizio, ma si sa: l’inciviltà e la cattiveria sono più dannosi di qualsiasi virus.