Vi racconto una storia…
Tutto iniziò quasi per gioco tanti anni fa, era il 4 dicembre. Fu per me un mese importante. Tre giorni dopo mi sposai con Raffaella che aspettava mio figlio Antonpio. Per la verità lei non era d’accordo nell’editare un quotidiano. Era una impresa da pazzi. Provate ad immaginare la fatica di fare un giornale 365 giorni l’anno, con il sole, la neve, la pioggia.Tutto ebbe inizio nella bottega di Gianni Genco, con suo figlio Luca che lo impaginava. Lo stampavamo da Grafiche Mister Smith di Franco Zito e Mino Conserva. Inizialmente lo vendevamo con gli strilloni. La cosa più difficile era mettere i fogli uno dentro l’altro, nelle mille copie che all’inizio venivano stampate. Passarono alcuni anni, quando mi venne una idea che sembrava malsana. Un giorno dissi a Raffaella: “Diamolo gratis”. Avevo capito che i giornali si sarebbero venduti sempre di meno e sarebbe stato sempre più difficile. Lei, donna molto intelligente, non capì la mia decisione, ma mi assecondò. Iniziammo a stampare in rotativa circa 15.000 copie al giorno. Diventammo in pochissimo tempo il quotidiano free press più diffuso in Puglia. Si contavano circa 50.000 lettori al giorno. Dopo di noi uscì un giornale barese free press. Il quotidiano nazionale Italia Oggi mi dedicò un servizio in quanto avevamo creato un giornale che non esisteva. Tutto ruotava attorno alla pubblicità. Le aziende che investivano avevano dei ritorni che differentemente dalle inserzioni sui giornali a pagamento. Abbiamo continuato così per tanti anni. Sono stato spesso ospite di emittenti nazionali. Le nostre inchieste sono andate in onda a Striscia la notizia, alle Iene, nella trasmissione della D’Urso. Non c’è, secondo me, un pugliese che nel corso di questi 20 anni non abbia avuto in mano una copia del Puglia Press. Abbiamo fatto la storia del giornale gratuito e non solo in Puglia. Nel 2007 fui chiamato da IL GIORNALE di Feltri. Volevano affidarmi per la Puglia l’inserto regionale. Erano colpiti dal nostro know how. Arrivammo ad un passo dall’accordo, ma non si concluse perché gli chiesi che nelle provincie di Taranto, in quella di Brindisi e a Bari Sud venissero distribuite gratuitamente almeno 10.000 copie. Abbiamo continuato, giorno dopo giorno, a pubblicare quotidianamente il giornale. Lo facevamo sempre gratuitamente, mentre assistevamo a testate che fallivano o chiudevano. Erano prevalentemente giornali a pagamento. Fino a quando, all’inizio della grande crisi economica, decidemmo di fermarci in quanto c’era stata una contrazione della raccolta pubblicitaria. In quel momento investimmo sul web ed il quotidiano on line che oggi fa almeno 5 milioni di visualizzazioni annue, facendolo prima degli altri. Ma dopo un anno circa fu necessario mettere sul mercato anche una rivista patinata sempre gratuita che continuiamo ad editare. In pochissimo tempo siamo diventati il settimanale più diffuso in Puglia, affiancando a quella cartacea anche quella digitale.
Ho visto crescere ed affermarsi tanti giornalisti passati dalla nostra redazione, cosa che era a loro impedita dal vecchio modo di fare giornalismo da parte di grosse testate.
Venti anni sono un traguardo che non avrei mai pensato di raggiungere e ringrazio Dio per averlo reso possibile. Mentre sto scrivendo questo editoriale mi ha chiamato Renzo Arbore per farci gli auguri. Mi dice che non può venire il 4 dicembre, ma verrà comunque a trovarci in redazione. Di personaggi ne sono passati tanti, dai politici a gente dello spettacolo. Ci fu anche un boss pugliese che mentre era al SS Annunziata in regime di 16 BIS, mentre faceva degli esami, riuscì a chiamarmi in redazione dal telefonino della sua compagna. Voleva congratularsi perché, secondo lui, eravamo gli unici che avevamo scritto la verità sulla sua storia, anche se gli andavamo contro. Siamo l’unico giornale che non è mai stato intercettato in “Ambiente Svenduto”. Non abbiamo MAI preso un centesimo da chi ha ‘svenduto’ il nostro territorio. Vent’anni sono tanti, dipende dal punto di vista. Grazie a tutti.