Il Taranto scivola sul bagnato e perde maledetamente 3-0
Prima sconfitta per Panarelli, quinta per il Taranto in questro campionato. Il match dello Iacovone finisce 3-0 per il Gravina. Dopo il momentaneo vantaggio di Alvarez, gli ionici hanno avuto la possibilità di pareggiare ad inizio ripresa. Invece Genchi ha colpito il palo e vanificato il penalty. Nella ripresa, è stato Santoro show: due gol ed un palo interno. Il Taranto, domenica prossima, è atteso da un Fasano arrabiato, sconfitto di rigore, al 94’ a Cerignola. Mercoledì si recupereranno gli ultimi 35 minuti di Bitonto-Grumentum. La capolista momentanea ora è il Foggia.
Cronaca: al 6′ punizione di Genchi, Loliva manda in angolo. All’8′ Genchi tira forte ma Loliva è vigile e devia ancora. Al 35′ manca la palla Favetta per una chiara occasione da rete. Al 39′ Gravina in rete con Alvarez, di sinistro, da fuori aerea. Ripresa: al 4′ rigore per il Taranto per atterramento subito da Oggiano dallo stesso Alvarez: palo e non gol. Al 6′ ancora una punizione di Genchi, parata da Loliva. Al 15′ il Gravina fas 2-0. Dopo un errore di Genchi che perde palla a centrocampo: Santoro si invola e buca Sposito. Al 23′ ancoro Santoro a tirare, questa volta Sposito para. Al 30′ Oggiano manda fuori di destro. Al 36′ Santoro batte in diagonale Sposito per il 3-0. Al 38’, sempre Santoro, prende il palo. TABELLINO TARANTO: Sposito; Benvenga (8′ s.t. Guaita), L. Manzo, Ferrara; Pelliccia, S. Manzo, Cuccurullo (25′ s.t. Masi), Oggiano; D’Agostino, Genchi (18′ s.t. Croce); Favetta. A disposizione: Giappone, De Letteriis, De Caro, Marino, Galdean, Allegrini. Allenatore: Panarelli GRAVINA: Loliva; Dentamaro, Silletti, Romeo (28′ Chiaradia), Alvarez, D’Angelo, Di Modugno, Coulibaly, Santoro (40′ s.t. Fiore), Ficara (33′ s.t. Bozzi), Gogovski. A disposizione: Vicino, Caponero, Palermo, Greco, Tagliamonte, Pentimone, Bozzi, Fiore. Allenatore: Loseto RETI: 39′ Alvarez (G), 15′ s.t. Santoro (G), 36′ s.t. Santoro (G) AMMONITI: D’Agostino, Pelliccia (T) Chiaradia, Silletti, Gogovski (G) ARBITRO: Raimondo Borriello di Arezzo


Foto G. Maffucci