Taranto – Sparatoria in via Duomo: arrestate due persone
TARANTO – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, della Compagnia di Taranto e della Stazione Taranto San Cataldo, a conclusione di una rapidissima attività d’indagine, hanno arrestato, nella flagranza dei reati di tentato omicidio e porto abusivo di armi da fuoco, S.M., 25enne e R.V., 55enne, entrambi pregiudicati, di Taranto.
I due a seguito di un litigio scaturito – forse per un debito non onorato – tra il padre del 25enne ed il 55enne, in Via Duomo, a pochi metri dalla Stazione CC, avrebbero esploso l’uno contro l’altro almeno 4 colpi di arma da fuoco, ferendosi vicendevolmente.
Trasportato presso il pronto soccorso del locale ospedale “SS. Annunziata”, al 55enne, R.V. è stato riscontrata una frattura mandibola con prognosi di gg 4; l’uomo è stato trasferito presso il reparto maxillofacciale dell’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti, mentre il 25enne S.M., colpito da “ferita d’arma da fuoco all’emicostato destro e ritenzione interna del proiettile”, versa attualmente in gravi condizioni, con prognosi riservata nel reparto di chirurgia del SS. Annunziata.
Sul posto, sono immediatamente intervenuti i militari della Stazione CC di San Cataldo, che hanno subito ricostruito le fasi della sparatoria. Poco dopo sono sopraggiunti per i rilievi tecnici gli uomini della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo che hanno repertato 4 bossoli cal. 9 corto e varie tracce biologiche.
Durante l’attività investigativa sono state eseguite numerose perquisizioni che hanno consentito di rinvenire, presso l’attività di rivendita di generi alimentari e l’abitazione del 55enne R.V., rispettivamente, 6 proiettili calibro 9 corto e la somma in contanti di € 29.950,00, quale provento di probabili attività illecite connesse con il delitto. I proiettili e i bossoli rinvenuti saranno inviati al R.I.S. di Roma per le comparazioni balistiche del caso.

I due, al termine delle formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto e sono al momento piantonati presso i rispettivi reparti di degenza. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate al rintraccio delle armi utilizzate dagli arrestati.