Libia: nuovi bombardamenti su Tripoli. Le truppe di Haftar vicine alla capitale
Torna la preoccupazione per la questione libica. Gli scontri continuano a susseguirsi nelle vicinanze della capitale Tripoli. Le truppe del generale Kalifha Haftar sono sempre più decise a sconfiggere e rovesciare il regime del premier Al Sarraj. Le truppe dell’ ex fedelissimo di Gheddafi sarebbero ormai giunte a pochissimi km. da Tripoli. Alcune agenzie di stampa riportano anche di raid aerei avvenuti nelle notte ad opera di velivoli di non precisate potenze straniere vicine ad Haftar. Vi sarebbero diverse vittime tra la popolazione civile in seguito a tali bombardamenti. La notizia sarebbe stata divulgatata dal portavoce del Governo di accordo nazionale, Muhanad Younis, il quale avrebbe anche dichiarato, a mezzo comunicato stampa, che “riteniamo i paesi che sostengono il criminale di guerra (Khalifa) Haftar, direttamente o indirettamente, responsabili dei crimini compiuti contro i civili”. Nel frattempo, continua ad aumentare il numero delle vittime e dei feriti in seguito agli scontri. Un nuovo bilancio riferisce di circa 300 morti dall’inizio del conflitto, di cui 190 donne e bambini, secondo quanto dichiarato da Foad Aodi , presidente dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi).
Preoccupa anche la situazione dei profughi nel paese, su cui si è espresso recentemente Papa Francesco durante l’omelia di domenica scorsa: “Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per i profughi che si trovano nei centri di detenzione in Libia, la cui situazione, già molto grave, è resa ancora più pericolosa dal conflitto in corso. Faccio appello perché specialmente le donne, i bambini e i malati possano essere al più presto evacuati attraverso corridoi umanitari”.
Sulla vicenda si è a più ripreso espresso il nostro premier Giuseppe Conte: “Invito i leader internazionali all’impegno per cessate il fuoco in Libia, che deve essere immediato, altrimenti la soluzione politica rischia di allontanarsi. Più continua il conflitto e più è difficile.” “Non siamo a favore di Haftar o di Al Sarraj, ma a favore del popolo libico, che ha diritto a vivere in pace.” Queste le dichiarazioni che il presidente del Consiglio Conte aveva rilasciato alcuni giorni fa a margine dell’incontro di Pechino con il presidente cinese Xi Jinping. In un recente colloquio telefonico, il ministro dell’interno Matteo Salvini aveva ribadito al vice primo libico Ahmed Maitig il pieno sostegno dell’Italia al governo di Al Sarraj, ribadendo la necessità di fermare l’offensiva portata avanti dalle truppe del generale Haftar. FOTO – IL TORINESE. IT