Faggiano (TA) – Silvia verso le Olimpiadi 2020
Un grido sovrumano nel cielo di Guadalajara: “E’ tutto vero. Ho vinto il bronzo”. Si, per Silvia vale più dell’oro. Tenetevi forte, vi racconteremo una storia da brividi, piena di allori.
Silvia Semeraro 22 anni originaria di Faggiano, un comune in provincia di Taranto, dove vive la sua famiglia. Si sta preparando per disputare le Olimpiadi 2020 di Tokio come atleta di Karate.
L’abbiamo conosciuta per caso. I campioni degli sport, per i quali non vi è la giusta visibilità, per esempio simile a quella dei calciatori, difficilmente assurgono alla ribalta mediatica nazionale. Al massimo compaiono in un trafiletto sui giornali sportivi, magari dopo un’impresa che è costata tanta fatica ed enormi sacrifici. Così è la vita dei campioni, lo ha affermato anche Marco Maddaloni, oggi conosciuto per aver vinto “L’isola dei famosi”, mentre pochi sanno che è stato campione olimpico e mondiale di Judo.
Silvia pratica, con passione, il karate da 17 anni, inizialmente a livello amatoriale, poi professionale.
Parlando con lei si viene immediatamente coinvolti dal suo racconto. Veniamo attratti da ogni singola parola che esce dalle sue labbra. Tutto emana entusiasmo e tanta positività, caratteristica onnipresente nei campioni veri.
A questo punto della tua vita di atleta proiettata alla notorietà internazionale, quali sono i tuoi pensieri?
“Se dovessi chiedere alla bambina che ero se sia soddisfatta della donna che sono diventata, darei, la risposta sarebbe sicuramente affermativa”
Partiamo dai primi momenti verso uno sport che pregiudizialmente sembrava soprattutto per gli uomini
“Ricordo molto bene, la prima volta che calpestai, scalza, un tatami. Avevo poco più di 5 anni ed ero inconsapevole del rispetto che avrei dovuto avere per quel kimono che mi andava grande come una casa, ma avevo già degli obiettivi, come la serenità che mi trasmetteva quel sorriso che mi accompagnava, quello di mio padre. A lui devo tutto con l’immensa gratitudine per ciò che ero, per quello che sono. Certo, oggi aggiungo anche quella che potrò diventare”.
Cos’ è il karate per te?
“La risposta può essere tanto semplice, quanto complessa. Il karate è disciplina, il karate è carattere, il karate è “state of minde”. E’ quella passione che sono riuscita a ad annusare con il primo titolo italiano esordienti. E’ quel sogno che ho toccato nel 2011 quando, ancora incredula, mi misero al collo una medaglia di bronzo ai campionati del Mediterraneo a Bari, nella mia Puglia. Quel premio mi ha portato poi, nel 2012, a soli 15 anni, a disputare il mio primo europeo cadetto, conquistando il bronzo a Baku in Azerbaijan!”.
Una serie di sogni che si avverano, uno dopo l’altro …
“Si, è vero. Nel 2013 la mia prima volta in un mondiale, a Guadalajara, nella categoria juniores, la prima medaglia d oro. Avevo soli 17 anni. Dopo soli 4 mesi, nel 2014, un altro all’ europeo juniores di Lisbona in Portogallo. Subito toccare il cielo con un dito: ‘Campionessa Italiana Assoluto’. Il mio primo campionato da Seniores”.
Non un punto d’arrivo a quanto pare?
“Direi la presa di coscienza del sogno che si realizza. Infatti, fu ancora medaglia d’oro agli europei under 21 a Zurigo nel 2015 e bronzo a novembre dello stesso anno, a Jakarta”.
Il professionismo parte al diciottesimo anno d’età?
“Non me ne accorgo nemmeno perché, come me, anche le altre atlete sono cresciute. E’ un susseguirsi di vittorie: altri titoli italiani seniores, poi la premier League (la serie A del Karate). Ho vinto in Marocco a Rabat per due anni consecutivi, un Bronzo a Las Vegas, l’oro A Dubai, il Bronzo a Berlino, l’argento in Turchia, il Bronzo a Tokyo, il Bronzo a Toledo, l’Argento a Salisburgo. Insomma, emozioni a non finire come l’oro ai giochi del Mediterraneo a Tarragona in Spagna nel 2018, in gara seniores, a tre cerchi olimpici. Poi, sempre nel 2018, ho conquistato il bronzo in Serbia a Novisad nella mia categoria individuale, 68kg, e un argento a squadre. Quest’anno ho conquistato un altro Bronzo individuale e a squadra a Guadalajara, proprio dove sei anni prima ho vinto il mio Mondiale Juniores. Stesso palazzetto, stessa adrenalina, stessa emozione”.


Figuriamoci i giornali e le attenzioni televisive
(Sorriso amaro) “Forse qualche articolo c’è stato… ma nulla rispetto alla fatica”.
Il karate è il tuo grande amore, possiamo affermarlo?
“Il karate è terra, è valore, è casa, è la preghiera della mia nonnina che spera in silenzio che i sacrifici di un’intera famiglia vengano ripagati. E’ lontananza, è la tristezza di poter o dover mollare tutto, è la rabbia di combattere le controversie del momento. E’ la divisa dell’ Esercito Italiano che indosso, facendo parte del Gruppo Sportivo e vivendo nel Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito. E’ la responsabilità di rappresentare il proprio paese ed esserne fieri. E’ la musica nelle orecchie quando stai per affrontare atlete rispettabili di scuole e paesi che prima mai avresti immaginato”.
Lo consiglieresti come sport ad un bambino?
“Certo che sì. Basterebbe trasmettergli l’emozione provate al mio primo argento in Serbia per convincerlo ad amare questo sport e a mettersi in gioco. Lì ho compreso che il karate è la solidarietà per chi non ha la fortuna che ho avuto io nell’avere una famiglia dietro che ti supporta sempre e comunque. Potrei continuare per ore a descrivere tutto ciò che è il karate, quanto ti possa insegnare viste le sue innumerevoli sfaccettature”.
Tante volte capita di vedere uno sport e non capire fino in fondo di cosa si tratta. Poi, tutto ti si illumina conoscendo una ragazza determinata. Non serve che essa parli, ma guasta guardare tutto quello che sprigiona dai suoi occhi. Ecco, è questa Silvia. Ne siamo rimasti affascinati. Da oggi siamo suoi tifosi e seguiremo con tutte le nostre testate il suo avvicinamento alle Olimpiadi. Manca poco. Una grande soddisfazione non solo per Faggiano, il suo paesello, ma per tutta la provincia, per la regione, per l’Europa, per il mondo intero. Forza o come si dice in cinese: Osu 押
Francesco Leggieri
P. S. L’immagine di copertina rappresenta Silvia Semeraro con il bronzo individuale e l’argento a squadre degli europei seniores in Serbia a Novisad 2018