Brindisi- Ospedale Melli; “San Pietro dovrebbe rispondere alle esigenze del sud della provincia, disintossicando il Perrino.”
SAN PIETRO VERNOTICO- Continua il braccio di ferro tra le forze partitiche di San Pietro Vernotico e la Regione Puglia in merito al piano di riordino ospedaliero in provincia di Brindisi. Proprio di recente, è stata resa pubblica la delibera regionale che dispone i lavori per la riconversione dell’Ospedale N. Melli in PTA (presidio territoriale di assistenza) e della contestuale attivazione al suo interno della REMS (Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza). L’ultimo atto di questa lotta a senso unico si è registrato ieri (5 ottobre) presso la sala consiliare del Comune sampietrano dove il locale partito di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale, riunitosi in conferenza stampa, ha ribadito il suo netto dissenso verso tale disposizione, snocciolando punto per punto tutte le perplessità in merito: “La memoria della nostra tradizione storica,- riferisce il segretario territoriale di FdI Franco Negro- ci presenta il Melli quale lascito della famiglia omonima con volontà testamentaria. L’opera ha conosciuto ed espresso un fulcro di straordinaria, storica umanità, di dedizione, di scuola delle piu’ alte professionalità e competenze che vi hanno operato. Ma questa basilica e chiesa del bene profuso veniva duramente colpita nel suo centro vitale e sostanziale: il trasferimento e la dismissione delle corsie e dei reparti di pediatria e neonatologia. E da quel momento, si succedevano chiusure di dipartimenti, sezioni; un lungo calvario di cadute, ombre e deliri sino alla conclusione attuale.”
Dei dubbi sono stati sollevati anche sui criteri di scelta dell’istallazione della REMS. “Tale istituzione,- continua Negro- rifiutata da comuni, quali Carovigno, è stata accettata dall’ente locale di S. Pietro, in maniera acritica e senza le dovute analisi riflessive, poiché il sistema, per la sua natura specifica, non può essere impiantato in pieno centro abitato ed in prossimità di istituti scolastici”
All’incontro hanno preso parte non solo i cittadini riuniti nel comitato spontaneo nato in difesa dell’ospedale Melli ma anche le rappresentanze dei comuni limitrofi, come il sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, da sempre in primo piano per quanto riguarda la salute pubblica e nello specifico il caso “Melli”, e il portavoce Carlo Leone per il comune di Squinzano, coinvolti anch’essi nella scelta regionale, in maniera trasversale e non solo per motivi di prossimità territoriale: infatti, l’Ospedale Melli era il primo punto assistenziale di riferimento per i paesi del circondario, utenze che ora saranno dirottate anche presso l’Ospedale Perrino, oramai al collasso.
“Assurdo,- afferma appunto Serinelli- disporre in tutto il raggio di una realtà come il Perrino. E’ drammatico. Non possiamo illuderci che possa rispondere alle esigenze di una fascia di popolazione che è estesissima. San Pietro dovrebbe rispondere alle esigenze del sud della provincia di Brindisi, disintossicando il Perrino.”
“Ad essere penalizzati sono anche i nostri territori,- continua il primo cittadino di Torchiarolo- per altro orfani di servizi essenziali. Prima di attuare un riordino ospedaliero che prevede la chiusura di tanti ospedali, hai il dovere di diffondere sul territorio i servizi. Diversamente non puoi non garantire i servizi e chiudere anche le strutture.”
“Dobbiamo mettere in rete tutti, operatori, famiglie, forze politiche. Se riusciamo a fare questo sicuramente un contributo forte lo daremo. Quello che dobbiamo fare oggi è creare una convergenza sul tema, dobbiamo essere uniti. L’Appello è quello di dimenticare le faziosità, mettere insieme persone che siano accomunate da un progetto comune, ” anche in vista delle prossime elezioni.