Taranto – Giornalisti e politica. Condannata cronista del Quotidiano per diffamazione aggravata
Emesso decreto penale di condanna, dalla Procura della Repubblica di Taranto, proposto dal pm Rosalba Lopalco e avvalorato dal gip Benedetto Ruberti per le offese nei confronti di Giovanni Caforio, direttore di Viv@voce
Nella proposta di condanna a Lucia Jessica IAIA, avvocato e sorella del primo cittadino savese, il pm Lopalco nella richiesta di emissione di decreto penale di condanna dice testualmente: “Visti gli atti del presente procedimento penale, a carico Lucia Jessica Iaia, imputata del reato di cui agli artt. 595 c.3 c.p., perché, in qualità di corrispondente locale del giornale “Quotidiano di Puglia”, sulla propria pagina del social network Facebook, con un articolo del 29/1/2015, offendeva la reputazione di Caforio Giovanni, direttore del periodico di informazione “Viv@voce”, non indicandolo per nome, ma identificabile, quale autore nei giorni precedenti di articoli, riferentesi al “Quotidiano di Puglia” ed al “Comitato cittadino di salute pubblica” in Sava il 29/1/2015”.
Da questa proposta di condanna penale il gip Benedetto Ruberti, in data 25 gennaio 2017, confermava la proposta del pm Lopalco di cui all’artt. 595 c.3 c.p (diffamazione e l’ aggravante del mezzo stampa) per Lucia Jessica Iaia, avvocato 34enne, ed emetteva nei confronti dell’imputata, Decreto Penale di Condanna al pagamento della sanzione di euro 200,00 di multa, pena sospesa.
E questa sentenza di condanna non fa altro che descrivere il clima di fuoco instaurato tra il primo cittadino savese e il giornale on line Viv@voce. Clima nato nella prima metà del 2013, periodo questo che vide l’attentato alle auto di proprietà del sindaco Dario Iaia, e da allora per nulla arrestato. Ricordiamo che Caforio fu denunciato dal sindaco savese per “istigazione a Delinquere” e “Stalking”, oltre per che per diffamazione. I primi due capi di accusa caddero nelle fasi preliminari: la prima davanti al gip e la seconda davanti al gup. Restò in piedi solo la diffamazione e in questi mesi sono due i procedimenti, per diffamazione, che vedono Caforio imputato presso il Tribunale di Taranto. Alla luce delle due assoluzioni ricevute, Caforio presentò contro denuncia avverso Dario Iaia con l’accusa di calunnia. Il pm Remo Epifani nel chiudere il procedimento intentato da Caforio contro il sindaco savese nella sua chiusura delle indagini scrisse testualmente: “Il sindaco savese Dario Iaia accusava il giornalista savese, Giovanni Caforio, pur sapendolo innocente”. Sarà il 14 giugno che il primo cittadino savese dovrà presentarsi d’avanti al gup per la proposta di rinvio a giudizio per calunnia promosso dal pm Remo Epifani. E in questo clima si inseriscono anche le diverse offese ricevute da Caforio sul social network facebook, compreso quello della giornalista di Quotidiano di Puglia, Lucia Jessica Iaia.