Taranto – Da Grottaglie al tetto d’Europa, intervista con Giovanni Miale
Domenica scorsa il VakıfBank Spor Kulübü ha vinto la Champions League 2016-2017 di Volley Femminile, imponendosi nettamente per 3-0 in finale sull’Imoco Conegliano. Il trionfo della compagine turca è colorato anche d’azzurro: due sono infatti gli italiani presenti nello staff tecnico della squadra: il Capo allenatore Giovanni Guidetti e il preparatore atletico Giovanni Miale.
Giovanni Miale è un nostro conterraneo: infatti egli è nativo di Grottaglie, in provincia di Taranto. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente ad Istanbul dove ha sede la squadra e lo abbiamo intervistato a poche ora dal trionfo continentale.
Quali sono le sensazioni che provi dopo la vittoria della Champions League?
“Una stanchezza esagerata! Rimanendo in tema di preparazione atletica: è come se mi fossi tolto 200kg di bilanciere dalle spalle. Dopo la delusione dell’anno scorso, dopo la medaglia d’argento (Il VakıfBank Spor Kulübü lo scorso anno è stato sconfitto in finale dal Volleyball Casalmaggiore ndr) era una cosa che ci portavamo dietro. Quest’anno poi abbiamo avuto un paio di delusioni: arrivavamo dal Bronzo nel Mondiale per Club nelle Filippine ad Ottobre, poi abbiamo perso la finale di Coppa di Turchia contro il Fenerbache, due settimane fa abbiamo perso la semifinale scudetto contro il Galatasaray dopo che avevamo chiuso la stagione regolare con 20 punti di vantaggio sul Galatasaray e otto sulla seconda, e dopo aver perso solo una partita e sette set in totale in tutta la stagione. Arrivavamo a questa partita con la consapevolezza che fosse l’ultimo appuntamento importante dell’anno e non potevamo mancarlo. Chiaramente la soddisfazione è enorme, siamo riusciti a portare a casa quello che volavamo.
Il VakıfBank è al top in Europa da anni, quali sono i segreti per continuare ad avere questa striscia di successi?
“Io ho lavorato per molti club importanti, sopratutto nel maschile. Ti posso assicurare che la professionalità e l’organizzazione di questo club è unica al mondo. Nello sport investono molti soldi, la serietà e l’organizzazione del club è unica al mondo. Per la mia esperienza, riferendomi anche alla pallavolo maschile, è il top del top. Dalla scelta delle giocatrici alla composizione dello staff è tutto di altissimo livello, dalla prima all’ultima persona che lavora per il club. Oltre alla elevata caratura professionale di tutti, abbiamo dentro una grande passione che ci spinge a migliorare. Siamo tutti amanti della pallavolo e dello sport in generale.”
Questo contribuisce?
Assolutamente si, La sensazione è quella di essere in una famiglia, nella quale tutti lavorano per lo stesso risultato, lo spirito di sacrificio e la passione è unica, non puoi non dare il meglio di te stesso. Se non lo facessi ti sentiresti male, ci sono tutti i presupposti e tutte le condizioni tali per metterti a tuo agio. Questa è la differenza che ho notato rispetto alle altre società e questa potrebbe essere la chiave per il successo. L’allenatore è il direttore d’orchestra, la crescita del club è anche merito suo.
Qual è stato il tuo percorso professionale, come hai iniziato? Tu consiglieresti ai giovani appassionati di volley o di sport in generale di intraprendere una strada simile alla tua?
“Io mi sono laureato in Scienze Motorie nel 1999, giocavo già a Pallavolo a Taranto e Pulsano. Ho cominciato subito dopo essermi laureato, dato che i miei genitori hanno un centro fitness a Grottaglie ero già nell’ambiente, è stato naturale per me entrare nel mondo del volley. Sono già 16/17 anni e sono riuscito a vincere la Champions! (ride ndr)”
Come giudichi attualmente il movimento pallavolistico pugliese? Segui ancora le vicende legate allo sport regionale?
“Avendo vissuto tra Turchia, Russia, Polonia e Nord Italia, e non vivendo più in Italia da tanto tempo, manco da giù dall’ultima stagione che ho fatto a Taranto nel 2005/2006. Diciamo che manco dalla Puglia a livello lavorativo da allora. Seguo quello che posso attraverso i media. So che nella realtà Grottagliese ho amici che sono appassionati di pallavolo, che quando io ho iniziato a lavorare e giocare erano i miei compagni, io ero un ragazzino e seguivo loro: Giovanni Marasciulli e Lorenzo Lupo che attualmente fanno gli allenatori. Sono persone che conosco bene e che tra virgolette mi hanno cresciuto quando ero un ragazzino, quando avevo 15/16 anni, nel mondo della pallavolo. Giovanni Marasciulli era uno che mi veniva a prendere da casa per portarmi agli allenamenti, sono molto legato a lui e Lorenzo, che all’epoca giocava a Pulsano, io dopo le prime esperienze nel settore giovanile a Grottaglie andai a giocare lì la B2 e la B1, e con lui andavo ogni giorno agli allenamenti. Sono molto legato a queste due figure. Quest’anno, per quanto riguarda la pallavolo in Puglia, ho seguito molto Molfetta, che ha fatto un ottimo campionato, non conosco bene la realtà ma sono molto legato al loro allenatore, Vincenzo Di Pinto, che è stato il primo allenatore che mi ha portato a lavorare da preparatore atletico in Serie A al Taranto. Spero che il movimento Grottagliese continui a crescere, spero che si possa arrivare ad alti livelli. Sicuramente ci vogliono tante risorse economiche, dato che senza quelle è molto difficile andare avanti. Io sono in un club che investe molti milioni di euro l’anno, la squadra è composta dalle giocatrici più forti del mondo, ci sono moltissimi soldi che girano, sicuramente non è possibile fare un paragone, dato che oramai siamo ai massimi livelli mondiali. Le giocatrici con cui lavoro sono le migliori e sono tra l’altro delle professioniste uniche, umili e delle persone eccezionali. Non è solo l’aspetto tecnico, è anche l’aspetto morale a fare la differenza. Delle giocatrici che arrivano a questi livelli sono fortissime sotto tutti i punti di vista.”
Faccio l’ultima domanda, non vorrei rubarti troppo tempo…
“…Guarda non preoccuparti, sono tranquillamente a casa, sto riposando. Prima stavo facendo la lavatrice…”
Anche i Campioni d’Europa fanno la lavatrice?
“Si, tra l’altro domani abbiamo l’allenamento dato che venerdì abbiamo la finale per il terzo posto in campionato che dobbiamo vincere assolutamente dato che in palio c’è il diritto a partecipare alla prossima Champions League. Non abbiamo nemmeno il tempo di goderci questa cosa. Martedì inoltre partiamo per il Giappone, per la fase finale del Mondiale per Club, non abbiamo neanche il modo e il tempo per farlo.”
Spulciando in rete ho visto che hai fatto parte degli staff tecnici di molte squadre, sia nazionali che di club, di mezzo mondo. Se si ripresentasse l’occasione torneresti a lavorare in Italia oppure continueresti a lavorare all’estero?
“Io per dodici anni ho sempre fatto il doppio incarico: sia con le nazionali che con i club, senza pause. A maggio finivo il campionato con il club e il giorno dopo iniziavo le attività con la nazionale. Il giorno dopo aver finito con le nazionali ricominciavo con il club. Quest’anno ho deciso di rinunciare alle varie offerte per lavorare con alcune nazionali. Quest’estate tornerò a Grottaglie per godermi un po di vacanze. Per il futuro: io ho ancora un anno di contratto qua al VakıfBank per la stagione 2017/2018 e sono contento di rimanere qua e di onorare il contratto. Di un ritorno imminente non se ne parla, in futuro si vedrà. A Grottaglie ho la mia famiglia e il centro fitness dei miei genitori, che un giorno, quando loro andranno in pensione dovrò rilevare. Il mio futuro lo vedo a Grottaglie, non so quando, ma sarà sicuramente a Grottaglie. ”