Foggia- Monti Dauni, un progetto innovativo per il rilancio del turismo.
L’estate appena conclusa ha fatto registrare, nel Sub-appennino dauno un netto incremento del flusso di turisti. Cavalcando questo trend positivo e per dare un ulteriore valore al patrimonio culturale e paesaggistico dei Monti Dauni e dei piccoli e caratteristici centri urbani, è stato messo a punto un nuovo progetto, innovativo e particolare. Un progetto che può dare uno stimolo forte alla promozione di forme di turismo sostenibile. Un progetto cine-turistico promosso dalla società di produzione cinematografica AELITA S.r.l.s. Il sunto dell’innovativo progetto è quello di una donna che cammina per le strade di un paese assolato e arroccato su una brulla montagna. Osserva i monumenti, le case, il panorama. Non è mai stata lì. Il suo è un viaggio, interiore ed esteriore, alla ricerca di un “paesaggio dell’anima” in un percorso che si snoda tra i vicoli più caratteristici delle comunità dei Monti Dauni per promuoverne la conoscenza e la valorizzazione turistica. E’ in uscita il primo programma, che rappresenta la prima tappa di un viaggio all’interno dei Monti Dauni, si parte da Motta Montecorvino, tra i suggestivi vicoli del suo centro storico. Il progetto può costituire un importante input per lo sviluppo turistico del comprensorio dei Monti Dauni, che potrebbe porsi come offerta concorrente a quella di altri comprensori italiani nei quali già da alcuni anni si sta puntando su un tipo di turismo legato al paesaggio, alla natura e al relax, con l’offerta di tour che si snodano tra piccoli centri rurali e montani, percorsi di trekking, ‘slow food’, ma anche servizi specifici per famiglie con bambini e anziani. Un’opportunità dunque molto importante per il definitivo rilancio turistico dell’area dei Monti Dauni, formata da comuni ricchissimi di storia, monumenti e scorci mozzafiato. Un rilancio, che vale di più di una semplice rinascita turistica, questa è infatti l’ultimissima occasione per evitare che i Monti Dauni si spopolino definitivamente, e sarebbe un peccato e una grave perdita, non solo per la Capitanata, ma per l’Italia intera.