Taranto – Processo Liberty, droga con lo scooter. Tutti condannati|NOMI
La droga viaggiava con lo scooter. Arrestati otto giovani dediti allo spaccio di stupefacenti.
All’alba del 26 ottobre 2015 Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R. della Compagnia di Taranto hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Taranto dott.ssa Vilma Gilli, nei confronti di otto soggetti.
Il provvedimento scaturisce da una complessa e articolata attività d’indagine svolta dai militari dell’Aliquota Operativa, sotto la direzione del Sostituto Procuratore dott.ssa Giovanna CANNARILE. Spaccio continuato in concorso di sostanza stupefacente del tipo hashish, cocaina e marijuana è il reato contestato agli indagati.
L’attività, basata su osservazioni, controlli, pedinamenti, perquisizioni e intercettazioni telefoniche, ha permesso di scoprire l’esistenza di una rete di spaccio dello stupefacente, composta da gruppi delinquenziali che, pur se con rapporti reciproci d’affari, agivano in modo autonomo nella gestione dello spaccio. Tale mercato della droga si sviluppava nel settore meridionale della città, in particolare nelle borgate di Talsano, Tramontone, Lama e Gandoli.
Il canale di approvvigionamento, per quel che concerne l’hashish era partenopeo, agevolato da un soggetto di origini campane, ma stanziatosi per un certo periodo in Taranto con la propria madre, a seguito della pregressa detenzione in questo capoluogo, del padre considerato elemento di spicco legato ad organizzazioni camorristiche. Al contrario, dal vicino quartiere Tamburi, proveniva la cocaina, smerciata successivamente in singole dosi.
Durante le comunicazioni intercorse tra gli indagati e i loro acquirenti è stato registrato l’uso di un linguaggio convenzionale con cui indicavano lo stupefacente, tentando di sviare i controlli delle Forze dell’Ordine. “Felpe, tavoli, focaccia, fogli, orologi e auto da ricoverare in officine” erano i termini utilizzati come riferimento alla merce che gli spacciatori intendevano cedere ai loro clienti. Ovviamente nessuno dei soggetti indagati svolgeva attività dedita alla commercializzazione di quei generi di materia.
Per i 7 imputati che avevano scelto il rito abbreviato, il verdetto è arrivato venerdì mattina.
- Cosimo CAPRIULO, 26 anni di Taranto, condannato a 4 anni e 6 mesi (per lui il PM aveva chiesto 6 anni di reclusione);
- Giuseppe GRIECO, 32 anni di Leporano, condannato a 2 anni con pena sospesa;;
- Luigi CAFFIO, 23 anni di Taranto, condannato a 3 anni;
- Anna BLE’, 34 anni, di Taranto, condannata a 2 anni;
- Gennaro ORIUNTO, 29 anni di Napoli, condannato a 2 anni e 4 mesi;
- Emanuele MARILLI, 27 anni di Taranto, condannato a 2 anni con pena sospesa;
- Antonio SARACINO, 33 anni di Taranto, condannato a 2 anni e 4 mesi;
- Anna Blè
- Luigi Caffio
- Cosimo Capriulo
- Giuseppe Grieco
- Emanuele Marilli
- Gennaro Oriunto
- Antonio Saracino