Taranto – Tra paninari e bambini mendicanti al cimitero. Chi manca davvero di rispetto?
Sembra proprio che determinate situazioni saltino agli occhi in giornate particolari, ma in realtà esistono. Semplicemente ce ne accorgiamo quando ci sembrano troppo strane o inopportune. E in una giornata come questa, in cui si commemorano i nostri cari, forse perché siamo chiusi nel nostro silenzio, dolore; forse perché siamo concentrati sui nostri ricordi, riusciamo a tracciare una linea di confine e a guardare oltre. Non sappiamo dire con precisione se si stanno perdendo di vista valori e tradizioni, oppure se il lavoro sta diventando talmente rarefatto, che ogni occasione è buona per provare a guadagnare qualcosa, o ancora se Taranto è davvero lasciata allo sbando e non esistono più regole. E con questo ci riferiamo alla fotografia che sta circolando sul web. A Taranto, nei pressi del cimitero, qualcuno ha pensato bene di piazzarsi con un camioncino fast food, come se, dopo una visita ai nostri cari che non ci sono più, il bisogno fosse quello di un bel panino con salsiccia e patatine.

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Lo sdegno che l’immagine ha scatenato sui social è notevole. Ma non solo, ci sono diverse correnti: chi si scandalizza per la mancanza di rispetto, chi invece cerca di placare le critiche, ammirando un uomo che in un qualche modo, sta cercando di portare del “pane” a casa. Allora ci chiediamo, chi sta mancando davvero di rispetto? Ci chiediamo se sia stato facile o meno per quell’uomo piazzarsi col suo furgoncino, dinanzi al cimitero, in un giorno come questo e cosa lo abbia spinto a farlo. E ce lo chiediamo nel momento in cui guardiamo quest’altra foto, quella di un bambino che chiede l’elemosina nel cimitero.
Quanto è normale tutto ciò? Chi vigila su situazioni del genere? E ancora, cosa fa più indignare, un paninaro (sicuramente inopportuno in quel luogo) o un bambino sfruttato da chissà chi e messo lì ad impietosire per elemosinare qualche centesimo? Quindi poniamo nuovamente il quesito: chi sta mancando davvero di rispetto? Chi compie determinate azioni o chi le permette? Una cosa ècerta: riusciamo a far parlare di Taranto anche in una giornata in cui dovrebbe regnare silenzio, perché questa città, di cari e figli, di certo non ne piange pochi.