Taranto – 14enne uccide coetaneo. I genitori devono risarcire la famiglia per 600mila euro
Una vicenda giudiziaria molto particolare, che vede i genitori di un ragazzo (all’epoca dei fatti 14enne), accusati di omicidio colposo, e per i quali è in corso un procedimento penale. Nel frattempo però, gli stessi sono stati condannati al risarcimento di 600 mila euro, nei confronti della madre, nonna e sorella della vittima. I fatti risalgono all’inverno del 2009. Un gioco finì in tragedia. Il ragazzino stava utilizzando un fucile ad aria compressa, e per sbaglio uccise un suo amico coetaneo. Nel procedimento civile, per quanto attiene il risarcimento, il giudice ha stabilito che la responsabilità è esclusivamente di chi ha premuto il grilletto, senza alcuna partecipazione colposa da parte della vittima. Come per il tribunale penale, anche per quello civile, i genitori del ragazzo sarebbero responsabili per non aver vigilato sul minore e per non aver impedito allo stesso di utilizzare l’arma. I genitori del ragazzo sono difesi dagli avvocati Gaetano Di Marco e Francesco Fasto, mentre madre, sorella e nonna della vittima sono difesi dai legali Cosimo Calvi, Novella Pastorelli e Andrea Starace. Il padre della vittima invece, difeso dall’avvocato Dario Iaia, è costituito in giudizio verso i genitori del quattordicenne, in quanto gli stessi non avrebbero vigilato sul figlio, e ha chiesto un risarcimento pari ad un milione di euro. La causa è prevista per gennaio 2016.