Ampliamento Auchan: Confesercenti prende le distanze dalle dichiarazioni di Giancarlo Cito
Confesercenti risponde alla dichiarazioni fatte dall’On Giancarlo Cito – rileggi qui – in merito all’ampliamento dell’Auchan di Taranto.
Confesercenti Taranto prende accuratamente le distanze, a nome di tutto il comparto commercio, rispetto a quanto recentemente dichiarato in un’intervista alla stampa dall’On. Giancarlo Cito in merito alla questione dell’ampliamento dell’Auchan.
L’ On. Cito, senza confrontarsi preventivamente con le associazioni di categoria e neanche con le istituzioni, ha ritenuto di esprimere la sua posizione a riguardo e di diffonderla a mezzo stampa. Un giudizio a nostro parere fazioso e poco prudente, soprattutto se si considera lo spazio comunicativo televisivo a sua disposizione in termini di proprietà, che richiederebbe una posizione il più possibile neutra per questioni deontologiche.
Ci teniamo a far notare come all’interno della nostra associazione il cambio di guardia alla Presidenza sia abbastanza recente e che dunque non conserviamo alcuna velleità , non subiamo il fascino di nessuna campagna elettorale e non avvertiamo l’esigenza del supporto di nessuno sponsor per portare avanti la nostra tesi. E la portiamo avanti pur rischiando di risultare poco graditi, pure avvertendo una sensazione di isolamento crescente. Di fatto, l’amministrazione comunale perpetua un atteggiamento di lassismoingiustificato. Continua a rimpastarsi procrastinando tante delle problematiche che da troppo tempo ormai vessano il territorio tarantino, tra le quali la questione del piano particolareggiato 3.2.
Le piaghe dell’abusivismo, della carenza di parcheggi al Borgo, della disoccupazione, sono questioni che conosciamo molto bene, e per le quali conduciamo una lotta costante di richiesta d’ascolto nei confronti
delle istituzioni. Solo non comprendiamo esattamente in che modo l’ ampliamento dell’ipermercato
Auchan di Taranto dovrebbe assolvere tutto questo secondo l’Onorevole. Proprio perché ha descritto
Taranto una città morta e invivibile, dove troppi commercianti risentono pesantemente del fardello dellacrisi economica, la soluzione sarebbe avallare la “logica dei poteri forti”? E quale destino attenderebbe la città di Taranto e tutto il commercio di vicinato di cui dichiara di avere a cuore le sorti? Senza contare che, come da noi già dichiarato, l’ampliamento non contribuirebbe in maniera significativa neanche al problema occupazionale, dato che gran parte della forza lavoro verrebbe prelevata dall’esistente Brico. La soluzione agli annosi problemi che l’On. riporta giustamente alla luce esiste, ma va in una direzione diametralmente opposta e si chiama riqualificazione dell’esistente.
Si prosegue invece come sempre perseguendo una logica di concorrenza sleale a scapito del territorio e dei commercianti. Anche noi auspichiamo che gli interessi personali vengano messi da parte a favore del bene comune. Nessuno escluso.
IL PRESIDENTE
Vito LOBASSO