La Città delle Ceramiche: fare sistema per creare turismo
Dal portale web alla creazione di un circuito che raggruppi ceramisti, ristoratori e associazioni uniti per la promozione turistica della città di Grottaglie. Ce lo spiega l’ideatore, Andrea Cometa.
La Città delle Ceramiche, non è solo la denominazione con cui la città di Grottaglie è riconosciuta in tutta Italia – grazie alla produzione di manufatti in ceramica, il cui cuore pulsante è nello storico “Quartiere delle Ceramiche”, in via Crispi – ma è anche un portale web che in punta di piedi si sta facendo spazio in quel settore, pieno di potenzialità troppo spesso non capite, che è la promozione turistica locale. E soprattutto vuole essere un circuito composto da ceramisti, ristoratori, B&B, associazioni, con l’obiettivo unico di far crescere turisticamente ed economicamente il territorio: tutti insieme dalla parte del turista. Il sito www.lacittadelleceramiche.it è un collage di informazione turistica, storica e culturale su Grottaglie, il tutto condito da immagini che la raccontano. La realizzazione del sito, inoltre, è stata possibile anche grazie a una misura del Gal Colline Joniche che lo ha finanziato con fondi FESR dell’Unione Europea. Ne abbiamo parlato con l’ideatore del circuito, l’esperto in informatica Andrea Cometa.
La Città delle Ceramiche, di che si tratta?
“L’idea è quella di offrire un circuito di promozione turistica. Non parlo di una entità giuridica ma piuttosto bisogna sensibilizzare gli attori principali del territorio affinché tutto il circuito di promozione diventi automatico. Abbiamo già un portale sul quale si iniziano a vedere gli eventi che gli artisti e le associazioni stanno inserendo. Ma l’obiettivo principale è quello di iniziare a organizzare eventi con questo marchio e coinvolgere i principali protagonisti”.
L’obiettivo è dunque quello di essere dei partner.
“Certo, già pagando la quota pubblicitaria di presenza sul sito sei un partner. Oggi, tuttavia, stiamo puntando a ricevere turisti dall’estero ma bisogna ammettere che la ricettività è carente. Infatti abbiamo principalmente bed&breakfast e, rispetto a un semplice hotel, il turista ricerca l’alloggio caratteristico che noi abbiamo: basti pensare ai soffitti con le volte a stella, tipici delle case del centro storico. Il turista che si collega sul sito, pertanto, vede che ci sono possibilità di alloggio, di ristorazione, eventi, e valuta la possibilità di venire a visitare Grottaglie. Il nostro obiettivo poi è quello di tappare i buchi che si creano in una giornata in cui è previsto un evento estivo serale, dando al turista la possibilità di fare attività secondarie. Questo possiamo farlo con le collaborazione che abbiamo stretto con la Pro Loco di Grottaglie, Grottaglie Bike, Associazione Macchià, Gruppo Grotte Grottaglie”.
Le idee ci sono, ma sappiamo che a Grottaglie cooperare è la cosa più difficile.
“Sì, la cosa più difficile è proprio questa. Ma il turista che visita la bottega ceramica che fa parte del circuito vedrà il nostro adesivo in quei locali: in questo modo riesce a identificare più facilmente la città. Infatti, al di là del vessillo comunale, Grottaglie non ha un marchio che la identifica. Una delle idee, tra l’altro, è proprio quella di far cucire sulle maglie dei ristoratori il marchio La Città delle Ceramiche, il quale vuole essere un ombrello sotto il quale si raggruppano i vari partner. Questo, inoltre, potrebbe essere anche un modello da replicare nelle varie città joniche. Bisogna mettere tutti in collegamento, ma per farlo è chiaro che si necessiti di un cambio di mentalità puntando sul turismo. Creare quell’alternativa economica che forse un giorno potrà debellare il ricatto occupazionale a cui questa terra è sottoposta”.
Ciro Elia