Cgil-Cisl-Uil di Taranto preoccupate per le tasse locali
Riceviamo e pubblichiamo quanto ricevuto dalle segreterie territoriali di Taranto dei sindacati CGIL-CISL-UIL:
“Sapevamo che quest’anno più di altri anni, non sarebbe stato facile per le Amministrazioni Comunali decidere e deliberare il bilancio di previsione e soprattutto a causa delle nuove imposte demandate a livello locale (Tasi, Tari, Iuc) e per questo le Organizzazioni Sindacali Confederali CGIL,CISL,UIL, fin dal giugno scorso, hanno chiesto a tutte le Amministrazioni Comunali della Provincia l’apertura di tavoli di verifica e di confronto su queste materie, finalizzati a trovare soluzioni le meno onerose possibili e eque, con aliquote e detrazioni in grado di tenere conto delle attuali condizioni di difficoltà di molte famiglie di pensionati e di lavoratori spesso precari o disoccupati.
Diversi Comuni hanno risposto positivamente a questo invito ed hanno realizzato incontri con le OO.SS. che, pur con tutte le difficoltà prevedibili, dovute alle situazioni finanziarie di molti Comuni e ai tagli ulteriori dei trasferimenti statali, hanno poi consentito in diversi casi delibere che tengono le aliquote della Tasi sotto il livello massimo del 2,5 per mille e in alcuni casi attestandole all’1 o all’1,5 per mille e prevedendo in diversi casi anche adeguate detrazioni per i figli a carico o in base alla situazione reddituale familiare (Isee).
Quindi nella buona metà dei Comuni della nostra provincia che hanno scelto di confrontarsi con le OO.SS. Confederali, rappresentative di centinaia di migliaia di cittadini del nostro territorio, ed in particolare in diverse realtà locali importanti: da Martina Franca a Mottola, Laterza Monteparano, Faggiano e altri, il Sindacato ha svolto il suo ruolo, ottenendo risultati, sia pur parziali, in termini di equità e di solidarietà verso le categorie di cittadini in maggiore difficoltà.
Dove invece c’è stata l’indifferenza e l’indisponibilità dei Comuni a confrontarsi con il Sindacato, a partire, ancora una volta, dal Comune di Taranto e da altri Comuni importanti come Manduria, Palagiano, Castellaneta, Sava, ecc., è successo e sta ancora succedendo di tutto e di più.
Persino quando, come nel caso di Taranto, si è decisa un’aliquota del 2 per mille ed una certa detrazione, il voler procedere in solitudine, ascoltando tra l’altro solo in parte persino l’opposizione; si è decisa una detrazione che non tiene conto della condizione reddituale delle famiglie e che, avendo come riferimento la rendita catastale, non rende giustizia e non aiuta le famiglie in difficoltà economica.
Tra i comuni maggiormente refrattari ad ogni confronto democratico con il Sindacato, anche questa volta si è distinto il Comune di Manduria continuando a decidere autoritariamente e a sbagliare, deliberando una Tasi al 2,2 per mille, appena sotto il massimo consentito e senza alcuna detrazione equitativa per le famiglie in difficoltà.
A tal proposito, le OO.SS. esprimendo la propria preoccupazione per le situazioni che si vanno determinando sulla Tari, con ulteriori aggravi per i cittadini, specie nelle realtà con ritardi nella raccolta differenziata, nonché per quanto si prospetta nei bilanci di previsione, ribadiscono la richiesta di un confronto costruttivo su queste materie , prima ancora di decidere iniziative di mobilitazione di cittadini, lavoratori e pensionati nei singoli comuni”.