“Abbattimento del muro del suono”: spiegati i tre boati a Taranto
È stato svelato il mistero dei tre boati avvertiti ieri mattina intorno alle ore 11.30 in tutta Taranto. Si trattava di tre velivoli Eurofighter dell’Aereonautica Militare che, nell’ambito di una attività addestrativa, hanno effettuato un passaggio supersonico (a velocità superiore alla velocità del suono) della durata di 5 minuti.
Questo è quanto comunica ufficialmente il 36° Stormo Gioia del Colle (Bari) dell’Aereonautica Militare. L’esercitazione, autorizzata dalla normale attività di volo programmata, è stata svolta sul Mar Ionio a 5 miglia nautiche dalla costa di Taranto ad una quota di oltre 14 km dal livello del mare. La missione si è svolta sotto il controllo dei radar degli Enti della Difesa Aerea Italiana e secondo l’Aereonautica è stata condotta seguendo tutte le procedure previste con riferimento alla zona di volo e alla quota minima entro il quale possono essere effettuati i voli supersonici. Tali esercitazioni, sottolineano dall’Aereonautica, sono necessarie “per preparare i piloti alle attività di sorveglianza e protezione dello spazio aereo nazionale”.
Dunque, quella di ieri, è stata solo una esercitazione in mare aperto a quote molto basse e i boati non erano altro che la reazione a quello che in gergo militare viene definito “abbattimento del muro del suono”. Certo è che tantissimi tarantini si sono allarmati udendo i forti boati che nulla hanno fatto vedere ai nostri occhi. Molte sono state le ipotesi avanzate sui social, tra cui quella degli ordigni fatti brillare in mare dalla Marina Militare, ma tutte smontate da questa comunicazione ufficiale.
Ciro Elia