Studentessa leccese scoperta a prostituirsi con cane. La Polizia di Perugia non conferma
“Al momento nessuna denuncia”. Risponde Croce, dell’Aidaa: “Ci sono 60 giorni di tempo per presentarla”.
“Non abbiamo elementi per confermare la notizia che circola in rete da ieri”. Questa la risposta che ci hanno fornito dalla Questura di Perugia alla nostra richiesta. La notizia riguarda il presunto giro di prostituzione scoperto nel capoluogo umbro, in cui sarebbero coinvolte due studentesse, una 24enne milanese ed una 26enne salentina (leccese, per la precisione). Secondo la denuncia presentata dal presidente dell’Aidaa Lorenzo Croce, le due studentesse avrebbero coinvolto nella propria attività anche una cagnolina meticcia, addestrandola al sesso orale. La tariffa per questo tipo di particolari prestazioni poteva arrivare anche a 500 euro (200 euro a testa per le studentesse e 100 euro per il rapporto orale con la cagnetta).
In Questura a Perugia non risulta né il giro di prostituzione né, tanto meno, il coinvolgimento dell’animale: “Solitamente, per questi interventi noi siamo allertati, ma questa volta nessuno ci ha avvisati – hanno commentato da Perugia -. Tra l’altro, non è stata presentata nessuna denuncia a questo ufficio”.
Abbiamo chiesto lumi sulla vicenda a Lorenzo Croce, il presidente dell’Aidaa che ha fatto scoppiare il caso: “Ci sono 60 giorni di tempo per presentare la denuncia. Abbiamo raccolto molti particolari ed altri abbiamo intenzione di raccoglierne nei prossimi giorni, per presentare una denuncia dettagliata a Perugia e alle due Procure, quella leccese e quella di Monza, visto che la 26enne proviene dal capoluogo salentino, mentre la 24enne è di Desio. Entrambe le ragazze sono tornate, in base alle informazioni in nostro possesso, nelle città di provenienza”.