Sesso a tre con il cane. Coinvolta anche una leccese
La 26enne, assieme ad una collega lombarda, secondo le parole del presidente Aidaa Lorenzo Croce, si prostituiva permettendo ad alcuni clienti di avere rapporti orali anche con una cagnetta. 500 euro la tariffa per la prestazione
Si chiamerebbe Antonella la ragazza leccese scoperta a prostituirsi a Perugia in compagnia di una collega e l’ausilio di un cane, una cagnetta per la precisione, addestrata al sesso orale. Utilizziamo il condizionale perché non sappiamo se si tratta del nome di battesimo della studentessa o di un suo nome d’arte. A darne notizia Lorenzo Croce, Presidente dell’Aidaa: “Da otto anni mi occupo di queste tematiche – esordisce Croce – e pensiamo di denunciare le due ragazze (una lombarda 24enne ed una pugliese 26enne) ed i clienti per maltrattamento di animali”. Lo stesso Presidente ci ha spiegato, al telefono, le modalità con cui è stato scoperto tale giro di prostituzione con vittima anche la povera cagnetta: “Su segnalazione di un associato, ho chiamato ad un numero trovato sui siti specializzati in cui si parlava di un centro massaggi, che però non esisteva, perché si trattava in realtà di una casa privata adibita a luogo di prostituzione. Mi sono finto un imprenditore di passaggio a Perugia ed ho chiesto maggiori indicazioni su alcune voci che mi erano giunte, riguardanti l’utilizzo di un cane per dei rapporti sessuali a tre, con le due studentesse più il cane. All’inizio le due non hanno confermato, ma poi hanno detto che sarebbe stato possibile avere un incontro con tutte e tre (le giovani e la cagna), al costo di 500 euro (200 euro a testa per le “studentesse” e 100 euro per il cane). Appurato ciò, ho informato la padrona di casa dell’appartamento fittato alle due giovani sulle pratiche che si svolgevano nell’abitazione, che ha immediatamente cacciato le due”. Croce fornisce anche dettagli ulteriori in merito alla vicenda: “So che il fidanzato della leccese è andato dalla padrona di casa a chiedere il motivo dell’allontanamento della sua fidanzata e, appurata la vicenda, è rimasto sbigottito”.
Al nostro stupore per l’intera vicenda il Presidente Aidaa ha così replicato: “Non è una pratica affatto sconosciuta, quella del rapporto sessuale con gli animali. Basti pensare al fatto che in Italia ci sono oltre due milioni di film porno rintracciabili in internet che hanno come argomento il sesso tra esseri umani e animali”. La notizia ha fatto il giro della rete e sicuramente continuerà a rimbalzare sui social network e nei media anche nei prossimi giorni.
(in foto un’immagine di repertorio tratta dal blog di Aidaa in cui si segnala la notizia
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2014_06_01_archive.html)