RIORDINO PROVINCIE. IL NO DI BRINDISI A STARE CON TARANTO. Consales: “Martedì in Consiglio Comunale una delibera per accorpare Brindisi a Lecce”Il Sindaco di Brindisi ha ribadito la decisione del suo comune.
Il riordino delle provincie fa molto discutere. Sembrava cosa fatta quella di una unica provincia tra Taranto e Brindisi con la città dei due mari capoluogo di provincia, ma, all’indomani della decisione proposta dalla Regione Puglia al Governo, una riunione tenutasi a Brindisi tra tutti i parlamentari delle tre provincie (erano stati invitati anche quelli Tarantini), disertata da tutti i tarantini, ad eccezione dell’unico sostenitore del progetto Salento, il senatore Nessa. La riunione ha ribadito la volontà di una provincia del Salento con Lecce, naturalmente, capoluogo di provincia. Ma se, tutto sommato, possiamo anche comprendere la strategia di Brindisi di voler stare con Lecce, forse abbagliata dai miraggi del ‘marchio salento’, non si comprende quella del senatore di Martina Franca e della provincia di Taranto. Abbiamo raggiunto il Sindaco di Brindisi mentre atterrava all’aeroporto da un viaggio a Roma dove ha incontrato il Capo di Gabinetto del Ministero degli Interni, il Prefetto Giuseppe Procaccini, al quale è stata ribadita la volontà di Brindisi di stare con Lecce.
Sindaco Consales, il presidente Florido dice che non la sente da un po’ di tempo. Che fa, non gli risponde al telefono?
“Potrei dire la stessa cosa dal mio amico Gianni Florido. Adesso probabilmente lo faremo. Io sono stato a Roma per lavorare per la mia provincia, Brindisi, per cercare in tutti i modi di salvare il salvabile, ma soprattutto di creare una occasione positiva. Poi parlerò con Florido e con tutti gli altri amministratori della provincia di Taranto, dai quali abbiamo atteso invano delle risposte relative alle esigenze della nostra provincia”
Sindaco, mi sembra che lei abbia già deciso di non voler stare con Taranto
“Ritengo che il territorio di Brindisi si stia indirizzando in maniera diversa rispetto quella di Taranto. L’incontro della settimana scorsa è stato disertato da tutti i parlamentari di Taranto, ad eccezione del Senatore Nessa. Tutti i presenti, compreso il vostro senatore, sono stati d’accordo in una provincia ionica-salentina. Martedì prossimo proporrò al mio Consiglio comunale una delibera di intenti per unire la provincia di Brindisi a quella di Lecce. Il Brand salento è molto più conosciuto rispetta al brand puglia, abbiamo una grande opportunità che dobbiamo sfruttare”
Magari il senatore Nessa cambierà provincia. Scherzi a parte, sindaco cosa ha ottenuto dal suo colloquio romano con il Capo di Gabinetto del Ministero degli Interni?
“Sono meno preoccupato di ieri. Abbiamo avuto delle assicurazioni, magari perderemo qualche ufficio pubblico, ma dobbiamo assolutamente garantirci dei presidi come quello dei Carabinieri, della Polizia, della Guardia di Finanza. Il territorio di Brindisi ha delle reali esigenze di cui non si può non tenerne conto. Riguardo alla provincia del Salento non dimentichiamoci che abbiamo un grande aeroporto ed un porto punti di riferimento per la nuova provincia”
Lei già ne parla come se fosse cosa fatta e come se tutti i comuni della provincia di Brindisi fossero d’accordo ad accorparsi a Lecce, ma mi rivolgo al giornalista Mimmo Consales che conosco da oltre trent’anni: pensi davvero che sarà fatto il riordino delle provincie?
“Sinceramente no. Rimarrà esattamente così com’è, almeno per questa Legislatura, soprattutto se si voterà a Marzo. Salterà la Legge di riordino della quale se ne dovrà occupare il nuovo governo. A quel punto, noi di Brindisi non ci faremo trovare impreparati”.
Antonio Rubino