Martina/ Il centro sinistra pronto a calare l’asso Franco Ancona L’ex vicesindaco della Giunta Semeraro potrebbe mettere d’accordo l’intera coalizione
Il centrosinistra vicino al ricompattamento. Franco Ancona, 61 anni, ex funzionario del Credito Italiano (dove ha concluso la sua carriera come direttore di filiale a Taranto), potrebbe essere il candidato dell’intera coalizione. Il braccio di ferro tra Donato Pentassuglia, da una parte, e Francesco Laddomada, dall’altra, pare aver trovato la fine senza vincitori n’è vinti. Pentassuglia aveva rivendicato la leadership del PD, al quale, secondo lui, spettava la scelta del candidato sindaco, dopo la sua uscita ufficiale tra i possibili candidati, aveva spinto per Giandomenico Bruni. Francesco Laddomada, insieme ad Antonio Martucci, il SEL, i Comunisti Italiani e la civica Amo Martina, fino a venerdì sera hanno chiesto le primarie, stabilendo anche la data del 26 febbraio per svolgerle, mettendo in campo Pasquale Lasorsa. Sul nome di Lasorsa c’era stato il ‘no’ del PD, vista la provenienza dall’estrema destra del giovane avvocato martinese (Così come Martucci daltronte). Laddomada, sabato mattina, in una conversazione telefonica, ribadiva la possibilità di trovare ancora un nome autorevole che andasse bene a tutti, indicando il PD di farlo. Sabato pomeriggio, Giandomenico Bruni veniva invitato, ancora una volta, dal proprio segretario cittadino Nunzia Convertini, nella sezione del partito, al quale veniva confermato che era lui il candidato del partito. Qualcosa deve essere accaduto nella giornata di domenica. Non più di due settimane fa, Ancona, invitato a Facciamo Piazza Pulita, declinò l’invito, affermando che non intendeva più occuparsi di politica. Dicevamo che qualcosa deve essere accaduto domenica. Pare che l’ex assessore al bilancio sia stato sorpreso più di tutti quando lo hanno chiamato dicendogli che intenderebbero puntare su di lui. Che quella di Franco Ancona sia una candidatura autorevole non vi è dubbio. Più volte consigliere comunale. Nel 1980 capogruppo del PCI, segretario cittadino della CIGL, protagonista del blocco di un concorso per l’assunzione di invalidi che non era a norma. Rientrò in consiglio comunale quando, nel 92, gli assessori Francesco Semeraro e Lorenzo Micoli si dimisero per la questione dei gettoni di presenza riguardo l’aggiudicazione dell’appalto dei rifiuti (successivamente dichiarati estranei dalla Magistratura). Dal 93 al 94 fu consigliere comunale del PDS. Durante l’amministrazione Zizzi fu assessore al bilancio fino al ribaltone. Nel 98 vice sindaco ed assessore al bilancio e lavori pubblici della Giunta di Bruno Semeraro. A lui si devono le ultime opere pubbliche come il rifacimento di parte del Palazzo Ducale, grazie ad un finanziamento di 5 miliardi con i PRUST (di cui Martina allora era capofila di 27 comuni) e che per ottenerlo fece lavorare numerosi tecnici durante il mese di agosto per presentare i progetti in tempo. Tra gli altri progetti da lui realizzati anche il rifacimento dell’ex convento dei Domenicani. Ancona era ben visto anche dagli imprenditori (allora era presidente della Confindustria Lino Cassano con il quale c’era una buona collaborazione). Questo è quanto siamo riusciti a ricordare attraverso il nostro invidiabile archivio. Non c’è che dire, Franco Ancona è un ottimo profilo. Quali sono le incognite? Innanzitutto bisognerà vedere come la prenderanno gli altri due aspiranti alla candidatura, ovvero Giandomenico Bruni e Pasquale Lasorsa. Quest’ultimo sembra essere disposto a fare un passo indietro, candidandosi come consigliere comunale nell’IDV. Nel primo certamente c’è tanta amarezza, ma, superata questa, può concordare sulla candidatura di Ancona. L’ago della bilancia nella coalizione di centrosinistra si sposterebbe più a sinistra, ma l’ex vice sindaco di Bruno Semeraro ha anche i requisiti per catturare elettorato in tutte le coalizioni. A questo punto, potrebbero essere scombussolati i piani, sia nel centrodestra (nel quale si dovrebbe trovare una candidatura condivisa e unitaria), sia nel centro. E’ questione di giorni, forse di ore.
Antonio Rubino
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