Regione Puglia/ Sì al Piano di Rientro in III e I commissione
La III e la I commissione, in seduta congiunta, hanno approvato a maggioranza, con l’astensione dell’Udc, il disegno di legge “Approvazione Piano di Rientro Regione Puglia 2010-2012”. Rocco Palese, ha spiegato così il voto contrario dell’opposizione di centrodestra: “Pur nell’impegno a contribuire con la massima responsabilità ed escludendo qualsiasi tipo di ostruzionismo, suddividerei la questione in due aspetti: c’è un problema di rispetto di adempimenti e l’aspetto politico della questione. Voteremo contro questo Piano perché, pur avendolo sollecitato da molto tempo, noi lo avremmo presentato in maniera diversa con severi controlli della spesa, con un’attenzione particolare allo splafonamento della spesa farmaceutica, con l’attenta analisi degli acquisti di beni e servizi ingiustificati. Ci aspettavamo un nuovo modello organizzativo a recepimento delle iniziative legislative inerenti la programmazione sanitaria”. D’accordo con questa impostazione anche il consigliere PdL Ignazio Zullo secondo cui “si rischia di dare a questo Piano un taglio burocratico-formale che non potenzia la prevenzione nel territorio”.Con diversi toni, anche il centrosinistra ha posto l’accento sull’importanza della programmazione. Per il consigliere PD Pino Romano, infatti, “l’obiettivo è quello di darsi una governance perché non credo ci sia una specificità pugliese nei confronti del Piano di Rientro”.Anche Patrizio Mazza (IDV) nel suo intervento rimarca l’assoluta esigenza di un modello, anche se aggiunge: “per risparmiare davvero dovremmo mettere in atto delle pratiche a dir poco rivoluzionarie. Il modello sarebbe quello di travasare gli ospedali nel territorio, ma il territorio non è pronto per svolgere questo ruolo”. Più ottimista il capogruppo consiliare Udc, Salvatore Negro: “E’ vero che il territorio soffre per questo Piano di Rientro e ho pensato anch’io che questa ingerenza del Governo nazionale fosse un’esagerata invasione di campo però forse, questo momento può essere un’opportunità per rimodulare la spesa sanitaria”. A conclusione, il consigliere regionale PdL-Fli Giammarco Surico ha sottolineato l’esigenza che la discussione sul piano di Rientro fosse affrontata in contemporanea con la discussione del Regolamento. “Il Piano di Rientro, infatti, è un atto dovuto – ha spiegato Surico – ma questo Consiglio doveva anche pronunciarsi in maniera forte e chiara sul riordino ospedaliero. La mancata discussione in contemporanea dei due provvedimenti, porta ad un dialogo schizofrenico. Il Piano di Rientro rimane un provvedimento tecnico-ragionieristico”.(m.r.c.)