Taranto – Emissioni Eni: fumo e puzza di gas in città, Il Comune rassicura
TARANTO – Nel primo pomeriggio di ieri, durante il forte nubifragio che ha colpito la città, due fulmini avrebbero colpito il generatore della raffineria Eni, determinando un blackout degli impianti e l’attivazione del sistema di sicurezza con l’accensione delle torce. Ciò ha provocato una fuoriuscita di gas con la conseguente emissione odorigena avvertita in tutta la città. Oltre a questo, va ad aggiungersi lo sversamento di idrocarburi nel Mar Grande – ad Ovest di Punta Rondinella – e con l’ immediato intervento dei servizi di antipollution e dell’Autorita’ Marittima della Capitaneria di porto. Moltissime le segnalazioni dei cittadini, tantissimi i post infuriati. Nella serata di ieri, il Comune di Taranto ha fatto sapere che “si prosegue nel monitoraggio puntuale della situazione. Circa i disagi fisici avvertiti in periferia, dal primo mattino di domani saranno attive squadre di Amiu per i rilievi e gli interventi necessari. Nel frattempo, ove si irrobustisse il vento, sarà interdetta per precauzione la pineta di Parco Cimino.”
Mino Borraccino,consigliere regionale di Sinistra Italiana/Liberi E Uguali: “Altro disagio oggi nella città di Taranto con un nauseante odore di zolfo che si è improvvisamente propagato dalla raffineria ENI nella città, raggiungendo anche alcuni comuni vicini, come Massafra e le località di Lama e S.Vito. Sollecitato da numerosi cittadini ho contattato l’ARPA che sta verificando la natura delle emissioni, da attribuire probabilmente ai meccanismi di emergenza della raffineria che a causa del black aut elettrico provocato dal maltempo prevedono l’accensione delle torce a camino con il conseguente odore acre di gas. Una situazione che può comportare delle emissioni non controllate nell’ambiente circostante che possono alterare il delicato equilibrio ambientale della città di Taranto. Veniamo a conoscenza altresì di contestuali sversamenti in Mar Grande di idrocarburi provenienti probabilmente dalla raffineria. Pertanto ho informato dell’accaduto, con una pec la Direttrice del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia ed inviato al Presidente della Commissione regionale Ambiente, Vizzino, apposita richiesta di audizione urgente oltre che della medesima dottoressa Barbara Valenzano, anche dei rappresentanti dell’ARPA Puglia per riferire sull’accaduto e approfondire così la vicenda. Occorre accertare nella maniera più assoluta le conseguenze sulla salute pubblica di questi accadimenti e lavorare, affinchè si mettano in atto procedure più efficaci per evitare che si possano ripetere altri episodi come quello di oggi.”