Taranto, Decreto Ilva – Mancarelli (Pd): “Una svolta per la città”
L’ultimo Decreto pubblicato il 5.01.2015 rappresenta, senza dubbio, uno straordinario segnale di attenzione e deve essere colto per tutte le proprie uniche opportunità che vengono attribuite alla città di Taranto. Bisogna, quindi, essere all’altezza di questo grande strumento che potrà cambiare il volto della città proprio come richiesto da piu’ parti e in maniera trasversale da ampi settori della comunità ionica.
Per fare questo, a mio modesto parere, ovvero per non perdere questo appuntamento va distinto il merito del Decreto che consta in sostanza di due pilastri (la questione Ilva con l’accesso alla amministrazione straordinaria e la questione Taranto con la valorizzazione e il doveroso disegno di una città che costruisce un futuro differente) e che, quindi, merita considerazioni distinte e separate.
· Questione Taranto: il Governo, per la prima volta, interviene sancendo la priorità e la centralità della città rispetto all’Ilva lanciando una nuova modalità di governance affinchè gli interventi già in essere e da individuare possano avere efficacia ed efficienza senza impantanarsi. Specificatamente si parla di CIS (contratto istituzionale di sviluppo di Taranto) che diventa il motore pulsante per le prossime scelte da compiere: progettare le scelte su Città Vecchia, Arsenale e museo toccano direttamente la consapevolezza e la autorevolezza della politica tarantina ma anche e soprattutto tutte le articolazioni sociali, economiche e culturali che devono fare fronte comune per elaborare in breve tempo scelte di ampio respiro affinchè si possa costruire la Taranto del domani. La sfida è un Sud che non chiede ma che da una sua elaborazione del futuro e che lo consegna a Roma per avere le risorse necessarie. Una sfida straordinaria che fa tremare i polsi ma che ci deve vedere tutti uniti e all’altezza di questa opportunità che non puo’ diventare un rischio e una occasione mestamente mancata. I tempi sono stretti e attardarsi sulle polemiche che cercano di sviare le questioni impellenti vanno accantonate e va intrapresa la via maestra della elaborazione condivisa.
· Un’attenzione particolare, poi, viene ribadita e sancita a margine del Decreto con la garanzia del centro per la ricerca oncologica per i bambini con i 30 milioni mediante il coordinamento delle risorse affidate alle Regioni dal tavolo Stato Regioni. Un altro segnale che già si associa alle risorse garantite dai decreti precedenti sulle assunzioni in tema di sanità nonchè al centro salute ambiente il cui varo ormai è imminente. Una serie di misure che guardano a Taranto e che sono tappe di un cammino appena iniziato per garantire un equo risarcimento ad una città e ad una popolazione martoriata dallo Stato.
· Questione Ilva: Il Governo decide di assumere direttamente la gestione della azienda con l’ammissione dell’azienda alla amministrazione straordinaria, fatto positivo. Diventa, quindi, attore principale ed esclusivo che deve, quindi, garantire che i lavori Aia diventino realtà. Parchi, elettrofiltri e piu’ in generale applicazione rigorosa delle Bat oggi trovano l’attore migliore, lo Stato, affinchè tutto venga attuato senza se e senza ma. Oggi, pero’, diviene esiziale e non rinviabile la pubblicazione del piano industriale che deve contenere con chiarezza e trasparenza le scelte aziendali che devono rendere questa azienda concorrenziale e soprattutto renderla ambientalmente compatibile con la città. L’iter parlamentare dovrà, quindi, definire le poste economiche necessarie affinchè l’Ilva pubblica possa essere messa nelle condizioni di avere risorse cash immediate al fine di proseguire senza sosta il percorso Aia. Una sfida che richiede chiarezza e trasparenza senza esitazione alcuna: risorse chiare e certe e tempi certi. La garanzia dei lavori Aia sta nella certezza delle risorse messe a disposizione che non posso essere solo quelle derivanti dal lodo Fintecna ma devono investire numeri piu’ ampi e immediati perchè oggi siamo nel 2015 e troppo tempo è passato senza quella necessaria marcia in piu’.
Queste alcune indicazioni contenute nel nuovo Decreto per la realta’ di Terra Ionica. Un nuovo decreto, sicuramente l’ennesimo, è vero , sicuramente perfettibile, ma un provvedimento che di certo traduce le legittime richieste che provengono da Taranto per uno sviluppo alternativo e non focalizza solo l’attenzione sull’Ilva. Un decreto che vede nel Presidente del Consiglio per la prima volta una chiara e trasparente presa in carico del nostro territorio. Di questo va dato atto a Matteo Renzi che con coraggio vuole volare alto affinchè anche per Taranto ci sia la volta buona.
il Vicesegretario Pd taranto
avv. Giampiero Mancarelli